Una fase di Samb-Ternana giocata al Riviera appena due settimane fa: stavolta cambieranno probabilmente i colori delle maglie (Foto Cicchini)
di Benedetto Marinangeli
Ternana-Samb è il paradosso di questa assurda stagione calcistica si sta per compiere. Domani, fischio d’inizio ore 20,30 si gioca la gara di andata tra le due squadre che arriva dopo cinque mesi dalla data prevista dal calendario e soprattutto dopo quella di ritorno vinta dai rossoblù per 2-0 lo scorso 23 febbraio. Una specie di return match di Champion’s League. Ma stiamo parlando di serie C, il torneo più bistrattato dell’ intero panorama calcistico nazionale. «Nella mia carriera – dice Giorgio Roselli – non mi era mai capitata una cosa del genere. Le anomalie creano problemi a tutti. Le formazioni che hanno recuperato più partite hanno, però, una rosa più ampia. L’esempio lampante è l’Entella che ha calciatori doppi in tutti i ruoli. Da qualche stagione accadono cose fuori dalle regole e mi auguro che questo sia l’anno zero per potere ripartire nel migliore dei modi nella prossima stagione agonistica. Altrimenti non è più calcio professionistico».
Mister Roselli (Foto Cicchini)
La Samb arriva alla sfida del Liberati dopo l’ottimo pareggio di Pordenone ma soprattutto con la forza dei nervi distesi. Un’aria totalmente diversa da quella che si respira in casa Ternana. «Chi ha pressioni gioca peggio – afferma Roselli – ma non possiamo gestire l’ aspetto mentale degli umbri. Dobbiamo pensare a noi stessi e fare in modo di creargli ancora maggiori problemi. Se la Ternana dovesse riacquisire fiducia sarebbero guai per tutti anche in prospettiva playoff. A Terni adesso parla di salvezza e questo è un vantaggio per loro perché avranno minori pressioni. Dio certo la serenità è una grande forza».
Ma che Samb si vedrà in Umbria? Tutti si aspettano la squadra di Pordenone. «Vogliamo – risponde Roselli – esprimerci come nel primo tempo contro la capolista. La Ternana, però, gioca un calcio diverso e potremmo non fare bene come a Pordenone. Gli umbri tengono di più il pallone, giocando spesso anche con un solo attaccante. La Samb dovrà essere brava a chiudere gli spazi e ripartire». Non sarà facile perché Cecchini e Zaffagnini non sono stati convocati e poi perché si deve fare i conti con la stanchezza. Previsto, quindi un discreto turnover. «Qualche problema ce l’abbiamo nella gestione dei cambi –conclude Roselli- anche perchè Pordenone è stata una trasferta lunga e devo pensare anche a questo aspetto».
Per quanto riguarda la formazione qualche problemino lo accusa anche Ilari che potrebbe partire dalla panchina. L’utilizzo dell’ ex Teramo come seconda punta a Pordenone ha permesso a Roselli, a Pordenone, di schierare Russotto a centrocampo con eccellenti risultati. Cosa che, difficilmente, verrà riproposta al Liberati. «Russotto – analizza il tecnico rossoblù – ha sempre giocato seconda punta o esterno ma, a mio avviso, può diventare un centrocampista di qualità. Quando gioca esterno nei tre davanti si estranea per lunghi tratti ma anche la seconda punta è un ruolo che non gli piace molto, perché tende ad abbassarsi e a venire a prendersi la palla a centrocampo. Se migliora alcune cose può fare il centrocampista a tutti gli effetti. A Pordenone è andata bene perché c’era Ilari che sa fare bene tutte e due le fasi. Lo ripeto potrebbe essere preformato alla Pirlo. In questo modo può allungarsi la carriera e fare le fortune della sua squadra e per noi rappresenterebbe un’arma in più».
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