di Bruno Ferretti
Ha sbagliato e lo sa. Ha chiesto scusa per questo. Deve cambiare atteggiamento in corsa e nel rapporto (spesso conflittuale) con gli avversari. Ha capito pure questo e si è ripromesso di non farlo più. La lezione, insomma, sembra aver avuto effetto. «Non succedera’ più, mi comporterò sempre con correttezza e lealtà» ha detto Fenati chiudendo la brutta parentesi. Ora dovrà mantenere fede a quanto promesso. Dopo sette mesi di squalifica torna in gara. Per lui, domenica sulla pista di Losail in Quatar, sarà come un secondo esordio al motomondiale. Con la stessa emozione del primo e motivazioni addirittura superiori.
Il pilota ascolano ha vinto 10 Gran Premi ed è stato vice campione del mondo di Moto 3 nel 2017 dietro a Mir. Dopo il clamoroso divorzio con il Team Sky Racing VR46 di Valentino Rossi, adesso Fenati (23 anni) corre per la scuderia “Marinelli Snipers” che gli ha rinnovato fiducia dandogli un’altra possibilità. La squalifica (ridotta dopo patteggiamento) scattò lo scorso settembre sulla pista di Misano durante il Gran Premio della Repubblica di San Marino e della Riviera di Rimini (Moto 2) dove Fenati commise una grave, pericolosa, scorrettezza tirando il freno al pilota Stefano Manzi e rischiando seriamente di farlo cadere. Compagno di scuderia di Fenati quest’anno è il 18enne Tony Arbolino di Garbagnate Milanese, una promessa del motociclismo. Saranno 19 i Gran Premi del Motomondiale 2019. Sabato ultime prove e qualifiche, domenica (ore 15) la gara sulla pista nel deserto.
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