L’opposizione tuona su Piunti:
tasse, Picenambiente e turismo
l’oggetto del contendere

SAN BENEDETTO - Domenico Pellei, Bruno Gabrielli, Rosaria Falco, Tonino Capriotti, Antimo Di Francesco, Maria Rita Morganti, Flavia Mandrelli, Giorgio De Vecchis e Andrea Sanguigni lancia in resta contro il primo cittadino e la giunta. «Non sono capaci. Mai l’opposizione è stata così unita contro un’Amministrazione»
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di Benedetto Marinangeli

Nuovo attacco frontale dell’opposizione all’Amministrazione Piunti. Numerosi gli argomenti del contendere, focalizzati sull’ aumento delle tasse per il turismo e sulla questione Picenambiente. Parole di fuoco quelle di Domenico Pellei (Udc), Bruno Gabrielli e Rosaria Falco (Gruppo Misto), Tonino Capriotti, Antimo Di Francesco e Maria Rita Morganti del Pd, Flavia Mandrelli (Articolo Uno), Giorgio De Vecchis e Andrea Sanguigni di Ripartiamo da Zero. Tutti uniti da una lapalissiana dichiarazione. «Non sono capaci. Lo dimostra il fatto che mai l’opposizione in questa città è stata così unita contro un’amministrazione».

Inizia Rosaria Falco che punta prima l’ indice sulla soppressione del servizio risposte alcologiche e poi sulla questione realtiva alle convocazioni del consiglio comunale. «Un errore – dice – chiudere questo importante servizio. Gli esperti del settore ci dicono che l’età cui i ragazzi si avvicinano all’ alcol è diminuita abbassandosi addirittura fino a 12 anni. Una buona fetta della nuova generazione arriverà con i neuroni compromessi. Al territorio si deve offrire più di una risposta a questa problematica anche con una grande opera di prevenzione. I soldi non devono essere investiti per sistemare i danni, per la movida molesta o a sostegno delle vittime della strada ma per questi servizi che sono determinanti per una crescita sana dei nostri ragazzi».

Il Comune di San Benedetto (Foto Cicchini)

Sull’ argomento interviene anche Flavia Mandrelli. «Non si deve ignorare la prevenzione perché il servizio alcologico svolgeva anche questa importante funzione. Molti ragazzi bevono perché non sanno il sanno cui vanno incontro e non lo conoscono neppure i genitori. Abolire questo servizio è estremamente pericoloso».

La Falco, poi, sofferma il suo pensiero sul consiglio comunale. «Se convochiamo l’assemblea ogni 2 o 3 mesi rischiamo di arrivare a consigli comunali con ordini del giorno intasatissimi. Nel prossimo ci saranno tanti punti portati dall’Amministrazione per il bilancio di previsione. Quando parliamo degli altri problemi dei cittadini? Sono lori ad interpellarci e quindi è necessario che il consiglio comunale venga indetto in tempi più ristretti. In maggioranza mi hanno risposto che convocarlo ha dei costi. Dobbiamo riunircii ogni mese e mezzo, non solo quando ci sono scadenze imminenti».

Ed infine ecco il caso Picenambiente. La consigliera del Gruppo Misto parla delle ultime novità sul ricorso al Tar della partecipata, che si è opposta alla delibera pro controllo pubblico che il consiglio ha votato a dicembre. «Deco ed Econord (i soci privati di Picenambiente, ndr) – afferma ancora Rosaria Falco – hanno presentato altri due ricorsi al Tar con motivazioni aggiuntive con ulteriori costi per le casse comunali. Questo ulteriore dispendio di fondi poteva essere evitato con un provvedimento del sindaco Piunti che poteva così eliminare la materia del contendere».

Sul caso Picenambiente interviene anche Giorgio De Vecchis. «Un’Amministrazione che subisce – dice – non fa nulla. Abbiamo una delibera consiliare eseguibile e approvata all’unanimità dal consiglio e dopo mesi nulla è stato fatto. Una situazione da Repubblica delle Banane. Questa Amministrazione è completamente in mano alla parte burocratica del Comune che è quella della giunta Gaspari. Non trasmettono ai dirigenti alcun indirizzo, subiscono quello che accade, non sono capaci. Questa maggioranza deve prendere atto della situazione e con dignità rassegnare le dimissioni per fare governare San Benedetto a chi ha le potenzialità e le capacità per farlo” arriva a dire il consigliere».

Per quanto riguarda il rincaro dei parcheggi blu e della tassa di soggiorno De Vecchis la pensa così. «Aumentano le tasse e dicono che lo fanno per reinvestire nel Turismo. Ma a San Benedetto non ci sono investimenti seri sul settore, solo interventi a spot». Ed Andrea Sanguigni aggiunge: «L’Amministrazione ha diviso questa città. San Benedetto ha bisogno di associazionismo ma molte associazioni sono arrabbiate con chi ci guida. Se tutto il loro impegno è sulla ruota panoramica allora siamo messi veramente male. Sono molto arrabbiato perché non vedo alcun impegno a risolvere i problemi da parte di questa maggioranza».

Sull’argomento spiagge sicure interviene Bruno Gabrielli. «Il Ministero – sentenzia – ha tolto i 42 mila euro destinati a Spiagge Sicure per darli al comune di Moneglia in provincia di Genova. San Benedetto non poteva usufruirne perché ha ne ha avuto accesso l’anno scorso. La conoscenza della legge avrebbe permesso al sindaco di evitare figuracce nel vantarsi di aver avuto accesso ai fondi. Sono un pericolo serio per questa città, lo dimostra il fatto che mai era capitato che l’opposizione, a San Benedetto, facesse un fronte così unito. Se poi questa amministrazione è talmente attenta alle giostre, temo che voglia trasformare San Benedetto nel paese dei balocchi di Pinocchio».

La palla passa poi al Partito Democratico. Inizia Tonino Capriotti. Ed attacca sui rifiuti. «Quest’anno – dice – sono diminuiti i costi di conferimento dei rifiuti indifferenziati ma non la Tari, perché? Per i prossimo sette mesi conferiremo alla metà delle spese, ma la tassazione resta inalterata».

Il capogruppo Antimo Di Francesco punta l’indice sulla quesitone sicurezza. «Nel nostro territorio – analizza – c’è bisogno di più controllo, più forze di polizia. L’amministrazione deve attuare azioni tese a sollecitare la Prefettura al fine di avere un maggior presidio di forze di polizia per il controllo del territorio alla luce anche dei fatti criminosi accaduti di recente. Noi ci abbiamo provato ma abbiamo trovato una chiusura totale. Per questo motivo siamo stati costretti a convocare la commissione sicurezza. Istanza che è stata già firmata da tutta la minoranza e che lunedì prossimo protocolleremo. Questo è un tema non più rinviabile».

Maria Rita Morganti incentra il suo intervento sulle commissioni consiliari. «Vogliono riprendersi tutte le presidente, un comportamento antidemocratico. Non ci vogliono far parlare. Spesso, quando abbiamo chiesto di convocare una commissione, ce l’hanno fatta sudare. E’ successo alla recente riunione con la Start ultimamente. Per quanto riguarda, poi, il regolamento su come distribuire i contributi alle varie associazioni sono passati due anni e ancora non vede la luce. Incredibile, oi, la delibera sull’ aumento e delle zone blu e della tassa di soggiorno, fatta in fretta e furia cogliendo impreparati gli operatori turistici che non ne sapevano nulla e neppure sono stati coinvolti. Prima partiva dal 15 giugno al 30 agosto, quest’anno, invece, dal 1 giugno al 15 settembre».

Ed infine ecco Domenico Pellei: «E’ incredibile ,l’aumento delle tasse sul turismo è incredibile. Andrò a rileggere i verbali del consiglio comunale dell’ era Gaspari quando Piunti fece un’autentica crociata contro quell’amministrazione. Il fatto è che non hanno una visione certa sul turismo e stanno penalizzando l’intero settore».

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