E’ stato scelto l’uomo
della comunicazione di Pizzarotti

ASCOLI - Libro, libricino e sito web: la nuova narrazione dell'Arengo. Il progetto editorale di Guido Castelli curato da Gianluca Signaroldi, uomo di fiducia del sindaco di Parma
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Gremita la Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani (Foto Andrea Vagnoni)

di Franco De Marco

E’ stato l’esperto di comunicazione del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, Gianluca Signaroldi, piacentino, titolare dell’agenzia Unsocials, a curare il progetto editoriale del sindaco Guido Castelli in occasione del rendiconto ai cittadini, come previsto dalla legge, al termine dei dieci anni di mandato sindacale. “Tutto quello che conta” è il titolo di questo progetto che ha subito sollevato le critiche del capogruppo del Pd all’Arengo Francesco Ameli per il costo ritenuto eccessivo. Consiste in un “pacchetto”, costato 40.000 euro più Iva come afferma lo stesso sindaco a margine della convention nella Sala della Ragione, di tre prodotti. Il primo è un grande volume di 187 pagine, 21×27, che, nelle intenzioni del sindaco, è destinato essenzialmente ad essere uno strumento di analisi e di lavoro. In esso, infatti, ci sono statistiche e dati su popolazione, tessuto economico, territorio, offerta universitaria, attività amministrative, delibere, eccetera.

«E’ uno strumento – spiega il primo cittadino – che mettiamo a disposizione di biblioteche, Università, associazioni di categoria, eccetera, per capire meglio il territorio». Il volume potrà essere richiesto all’Urp. Il secondo prodotto editoriale è invece un libricino di sintesi di 20 pagine 15×15, numero speciale del periodico “Arengo News” a cura dell’Amministrazione comunale, che da lunedì 18 sarà recapitato ai 18.000 capofamiglie di Ascoli. Terzo prodotto del pacchetto comunicazione è il sito “tuttoquelloche” realizzato per favorire la conoscenza soprattutto tra i più giovani che utilizzano il web.

Gianluca Signaroldi, presente nella Sala della Ragione, chiamato a curare la comunicazione di numerosi politici (anche il sindaco di Macerata Romano Carancini) ha puntato su una narrazione molto divulgativa, ben strutturata, con indici, tabelle, dati e fotografia, capace di essere facilmente recepita dal cittadino medio. Si tratta di un prodotto per certi versi innovativo che molti sindaci a fine mandato stanno scegliendo. Meno burocratese e più divulgazione. Quasi un “romanzo”. “Il bilancio di fine mandato – spiega il ibricino – è il documento con cui l’Amministrazione della città rende noto ai cittadini delle azioni messe in campo, delle strategie adottate e dei risultati ottenuti sulla base delle linee programmatiche annunciate all’inizio dello stesso mandato. Per legge (art. 4 Dlgs 149/2011) tutti i sindaci sono tenuti a redigerlo, farlo approvare dalla Giunta comunale , portarlo al vaglio del Consiglio comunale e trasmetterlo agli organi centrali nonché pubblicizzarlo. Questa Amministrazione ha provato a rendere il documento accessibile a tutti, comprensibile soprattutto dal punto di vista comunicativo negli aspetti che riguardano le attività svolte a favore dei cittadini”. Operazione riuscita? Ai cittadini il giudizio.

In copertina sia del libro sia del libretto una fotografia della Chiesa di San Vincenzo e Anastasio. Perché proprio questa Chiesa? «Perché – rivela Guido Castelli – la realizzazione di piazza Ventidio Basso, dove prima c’era un parcheggio, la ritengo un simbolo dell’operato di questa Amministrazione comunale». Corsi e ricorsi: un tempo la pedonalizzazione veniva demonizzata dal centrodestra. Oggi, per fortuna, benedetta.


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