Cesaroni lascia o raddoppia?
Assemblea, resoconto e poi la decisione

COMUNANZA - L'attuale sindaco comunicherà la sua decisione in vista delle elezioni durante l'incontro pubblico di giovedì 21 marzo all'oratorio "Anzideo Travaglia". Un momento che servirà anche per tracciare un bilancio dei 5 anni: dalla ricostruzione alla vertenza Whirlpool fino agli alloggi della "discordia" per gli sfollati
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di Maria Nerina Galiè 

Saranno tanti gli argomenti oggetto dell’assemblea pubblica che si terrà a Comunanza il prossimo giovedì 21 marzo, alle ore 21 all’oratorio “Anzideo Travaglia” in via Pascali. Il più atteso riguarda però la decisione del sindaco Alvaro Cesaroni di ripresentarsi o meno alle amministrative del 26 maggio; quest’ultimo ha promesso che scioglierà la riserva proprio in tale occasione.

Il sindaco Cesaroni

L’incontro sarà luogo di confronto con i cittadini su quanto fatto non solo nell’ultimo anno, ma nel corso dell’intero mandato. Partendo proprio dagli avvenimenti più recenti. Vertenza Whirlpool e andamento del piano industriale 2019-2021. Accordo con World Wide Hydrogen Inc., Coop Clean Energy e Bim Tronto (qui l’articolo) per la realizzazione della «fabbrica – spiega Cesaroni – non centrale, che produrrà apparati di cogenerazione termica ed elettrica. In via sperimentale si parla di 30.000 pezzi l’anno per 150 nuovi posti di lavoro. Il Bim, con la sua Esco,  è un “cliente” della futura realtà industriale». Proprio il presidente del Bim, Luigi Contisciani, già sindaco di Comunanza qualche anno fa, nel 2014 si era rimesso in gioco ma aveva perso le elezioni contro Cesaroni per 923 voti contro 1.190.

Gli alloggi della “discordia”

La ricostruzione post sisma sia sul fronte pubblico che su quello privato è attuale anche a Comunanza. Numerose poi le iniziative svolte o in cantiere anche per la valorizzazione del territorio ed il  rilancio occupazionale dal punto di vista turistico, di cui la partecipatissima manifestazione di luglio con l’idroscalo sul Lago di Gerosa è stato un assaggio. Si farà il punto sul Centro Polifunzianale di Protezione Civile, voluto dalla Croce Rossa nazionale, della casa di riposo e sugli edifici scolastici.
Si parlerà pure dell’annosa vicenda degli alloggi Erap, i 12 acquistati per gli sfollati, rifiutati da sette famiglie che a gennaio non hanno percepito il contributo di  autonoma sistemazione (a dicembre alla fine l’hanno preso). «I nomi dei sette capofamiglia -precisa il primo cittadino- sono stati inseriti nel rendiconto che mandiamo alla Regione Marche per la liquidazione mensile e dunque i relativi fondi sono a disposizione delle casse comunali insieme a quelli degli altri. Risultano però al momento sospesi dal pagamento, fino a che l’ordinanza Borrelli non chiarirà la questione». Come annunciato dallo stesso capo del Dipartimento di Protezione Civile nella conferenza dei sindaci delle Marche il 25 febbraio scorso (qui l’articolo). Con gli scorrimenti in graduatoria, redatta su punteggi stabiliti con delibera comunale 89 del 20 settembre 2017, i sette appartamenti sono stati riassegnati. «Con rammarico di altri ancora, rimasti fuori e che invece li avrebbero voluti», sottolinea Cesaroni. A breve la firma dei contratti di comodato d’uso gratuito e la consegna delle chiavi.
L’incontro sarà la base su cui poggerà la nuova campagna elettorale dell’attuale sindaco oppure un commiato. Bisognerà attendere giovedì per saperlo.

 

 


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