Rosseti e Beretta nelle due ultime gare hanno portato in vantaggio l’Ascoli, poi rimontato da Livorno e Verona (Foto Edo)
di Bruno Ferretti
Nove rimonte (quattro consecutive nelle ultime partite), ma possiamo dire undici perché sia in Foggia-Ascoli 3-2 all’andata che in Ascoli-Foggia 2-2 al ritorno, le rimonte sono state… doppie. Se fosse riuscito a mantenere i vantaggi acquisiti, insomma, ora l’Ascoli sarebbe in una ben diversa posizione di classifica. Sicuramente più vicino alla zona playoff che playout.
Il gol di Ngombo a Carpi: poi sarà 1-1
La prima rimonta subìta risale alla quinta giornata: Salernitana-Ascoli 1-1 (gol di Ninkovic e Di Tacchio). Poi Foggia-Ascoli 3-2: avanti con Brosco, i bianconeri subiscono il sorpasso, ma si riportano in parità con Ganz prima di incassare la rete decisiva di Gerbo. Anche la sconfitta in casa col Padova (2-3), che rovina la festa del 120°, è frutto della rimonta ospite. Poi Ascoli-Brescia si chiude 1-1, con il pareggio dei lombardi di Bisoli in pieno recupero, dopo il gol di Rosseti. Rimonta e vince (2-4) la Salernitana al “Del Duca” vanificando le marcature di Ninkovic e Beretta. Quindi è arrivata la trasferta a Carpi. Contro gli emiliani dell’ex Castori, Ascoli avanti con Ngombo, ma nella ripresa il Carpi impatta con Poli.
Il resto è storia recente: 1-1 con il Livorno al “Del Duca” e 1-1 a Verona con l’Ascoli che, in entrambe le gare, si è portato in vantaggio. Contro i toscani al “Del Duca” il gol di Beretta è stato annullato dal rigore di Diamanti. Contro i veneti al “Bentegodi” quello di Rossetti dalla rete di Pazzini. Nove rimonte, o undici che siano, sono comunque davvero tante. Quali le cause? Mancanza di attenzione e solo casualità? Di sicuro, in questa decisiva fase finale del campionato l’Ascoli dovrà cercare di evitare altre rimonte e difendere con i denti e le unghie i vantaggi acquisiti.
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