di Paolo Paoletti
«I ricordi dell’accaduto ci sono ancora. Mi hanno rotto due vertebre, rotto il setto nasale, mi hanno spaccato due bottiglie in testa a seguito delle quali mi hanno messo due punti. Mi hanno danneggiato tutta la schiena e ancora oggi non posso fare più sforzi e devo stare attento quando lavoro». Sono le parole di Lorenzo Ignazi, il giovane fermano, aggredito nella notte tra il 3 e 4 settembre 2017, dopo una serata in discoteca, da quello che era un vero e proprio commando di magrebini. Tra loro anche Farah Marouane, il 34 enne in arresto dopo il tragico incidente di Porto Recanati, costato la vita a Gianluca Carotti, 47 anni, e alla compagna Elisa Del Vicario, 40enne, entrambi di Castelfidardo.
Lorenzo, insieme al suo avvocato Franco Mondozzi e al suo amico che era con lui quella terribile sera, Luca Beltrami, sono stati ospiti mercoledì mattina della trasmissione I Fatti Vostri su Rai Due. Intervistati da Giancarlo Magalli hanno ripercorso la terribile vicenda, dopo la notizia data, lo scorso 4 marzo, proprio dalla redazione di Cronache Fermane.
A lasciare senza parole lo studio Rai e i telespettatori, oltre alle immagini di Lorenzo ricoverato in ospedale subito dopo il pestaggio, è stato il racconto Luca Beltrami presente quella sera in auto: «Mentre eravamo in un locale di San Benedetto del Tronto un gruppo di magrebini ha iniziato a molestare la ragazza di un nostro compagno. Abbiamo cercato di calmare le acque. Siamo andati fuori per tonarcene a casa e la situazione sembrava essersi calmata. Saliti in macchina ripartiti e poco dopo abbiamo visto una macchina che ci stava inseguendo. Hanno provato a speronarci, ci hanno tagliato la strada e infine ci hanno inchiodato davanti provocando un incidente. Una volta fermi sono scelsi da tutte le parti armati di chiavi inglesi, bottiglie di vetro, spranghe. Lorenzo è stato colpito da dietro. Un altro nostro compagno è stato caricato in macchina, sentivo che parlavano di volerlo sciogliere nell’acido. Nel frattempo ho telefonato con i carabinieri e sono corso subito a tirare il ragazzo fuori dalla macchina mentre ho notato Lorenzo riverso a terra. Mi sono chinato per salvato ed ho ricevuto anche io un colpo dietro la schiena. Sentite in lontananza le sirene delle forze dell’ordine il commando di magrebini ha preso l’auto ed è scappato».
Resta da capire chi abbia aggredito e picchiato direttamente Lorenzo, fatto sta che Farah Marouane era parte di quel gruppo. Quando Lorenzo, i suoi amici e familiari hanno visto apparire la sua foto su tutti i tg nazionali dopo il dramma di Porto Recanati si sono riaccesi quei terribili ricordi oltre alla rabbia per la tragica morte di Gianluca ed Elisa Del Vicario.
L’avvocato di Lorenzo, Franco Mondozzi, spiega: «Il mio compito è semplice, dire solo che questo ragazzo che sto assistendo in questo brutto episodio ha avuto il coraggio di mettere la faccia nella sua storia, si è presentato questa mattina in Rai, nella trasmissione di Magalli, ed ha esposto la sua brutta vicenda. L’ha raccontata insieme al suo amico Luca Beltrami, che è stato testimone oculare del pestaggio violento e barbaro che Lorenzo ha subito da un gruppo di magrebini tra i quali, nella ricostruzione del fatto, si è potuto arrivare a Farah Marouane che ha causato quel tremendo incidente dove hanno perso la vita quei due giovani di Castelfidardo. E’ emersa la presenza di questo soggetto perché nella colluttazione che c’è stata, anche per evitare il peggio a Lorenzo, sono stati trovati cellulare e documenti che hanno fatto risalire al marocchino. Anche il numero della targa era di Marouane. Sicuramente questo soggetto ha partecipato in modo attivo a questo raid alla arancia meccanica che ha visto come vittima Lorenzo. Al coraggio di questi ragazzi dovrà seguire un processo che si concluda con una condanna ferma ed esemplare come esemplare il coraggio di questo ragazzi di presentare a tutti la loro storia nell’auspicio che quello che è accaduto loro non succeda più a nessuno».
Frontale: muore una coppia, gravi due bambini, arrestato un 34enne
Omicidio stradale: Farah Marouane stava nel gruppo che a Grottammare aggredì cinque ragazzi fermani
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati