di Martina Fabiani
Domenica 24 marzo alle ore 16,30 presso il teatro comunale di Appignano del Tronto andrà in scena la commedia in dialetto ascolano “Megghië sulë chë maleë cchempagnatë”, scritta da Giuliana Piermarini e con la regia di Pinetta Tirabassi. A portarla in scena sarà la compagnia “Lu pagghiarittë”, nata circa dieci anni fa a Colli del Tronto per iniziativa di un gruppo di persone aventi il comune intento di divertirsi e far divertire. Nessuno di loro svolge la professione di attore o vanta un background in ambito teatrale: «studio il copione nei ritagli di tempo, al posto di guardare il Grande Fratello – afferma Ugo Vannicola, uno dei membri della Compagnia – ci divertiamo talmente tanto durante le prove che a volte ironizziamo sul fatto di fare solo quelle e ignorare lo spettacolo finale».
“Megghië sulë chë maleë cchempagnatë” racconta di un anziano signore, Sor Andò, a cui muore la moglie. I figli, non avendo la possibilità di prendersi cura del padre, prendono in considerazione l’idea di assumere una badante o di mandare il padre in una casa di riposo. A concretizzarsi è, alla fine, la prima ipotesi; una badante russa, Veruska, arriva nella casa di Sor Andò e sconvolge l’equilibrio della famiglia, e di un matrimonio. «Il corso degli eventi della storia può risultare già noto, ma il finale è commovente», aggiunge Vannicola. Quest’ultimo vestirà i panni del protagonista Sor Andò, poi tra i personaggi vi saranno Sandina, Domè, Giachëmina, Veruska e Menëca interpretati rispettivamente da Adornina Cinciripini, Vittorio Vittori, Maria Coccia, Mariangela Menzietti e Fulvia Galanti. La commedia, scritta dall’autrice nel 2005, è stata già portata in scena a Pagliare, Castorano, Castignano e Porta Cappuccina. La data di Appignano è la prima del 2019, anche se ce ne sono altre in cantiere.
«Per le mie commedie prendo spunto dalla vita quotidiana, mi sento come una spugna che tutto assorbe – afferma l’autrice Giuliana Piermarini – quello che si vede sul palco non è tutto vero, ma quasi». La Piermarini ha scritto circa 25 commedie per diverse compagnie locali e pubblicato 5 libri di poesie in dialetto ascolano. Una scelta fatta con convinzione, quella dell’utilizzo della lingua vernacolare. «Sono nata con il dialetto e lo trovo divertente come poche altre cose – aggiunge la Piermarini – credo inoltre sia una buona maniera per tramandarlo anche ai più giovani». L’autrice della commedia racconta di aver fatto diversi impieghi durante la sua vita, ma di avere sempre avuto la mania del teatro. «Quando ero piccola – ricorda – allestivo un piccolo sipario a casa dei miei nonni, improvvisavo commedie, facevo indossare alle mie amiche gli abiti di mia nonna e dirigevo il tutto».
“Lu pagghiarittë” agisce senza scopo di lucro, ma con il puro fine di divertire e avvicinare al teatro anche coloro che di solito non vanno a teatro. Quando e se viene chiesto un piccolo contributo per i loro spettacoli è per poi essere devoluto interamente ad associazioni che si occupano di beneficienza. Il gruppo si dice finora soddisfatto del riscontro ricevuto dal pubblico, che sembra ridere e gioire con loro.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati