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Bullismo a scuola:
gesto di autolesionismo di una tredicenne

ASCOLI - Frequenta la terza media in un centro della vallata del Tronto. Gli episodi andavano avanti da tempo e aveva raccontato tutto ai genitori. Di notte il disperato gesto: ha ingerito decine di pasticche di medicinali che, per fortuna, non si sono rivelati letali. L'intervento dei medici e del Centro anti veleni
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di Andrea Ferretti

Presa dallo sconforto, disperata come mai le era capitato in passato, ha ingerito almeno una cinquantina di pasticche di medicinali che ha trovato in casa. Poi, per fortuna, ha detto tutto alla mamma e, alla fine, è stata salvata dai medici. E’ accaduto in un popoloso centro della vallata del Tronto. Lei ha 13 anni, vive lì con la famiglia e frequenta la terza media nella scuola del paese. Da tempo sembra fosse vittima di atti di bullismo riconducibili alla scuola. Una situazione di cui i genitori erano a conoscenza, e di cui avevano parlato con l’istituzione scolastica. Ma evidentemente questo non è stato sufficiente.

Il Pronto Soccorso dell’ospedale “Mazzoni”

Esplode così una delle tante situazioni a rischio, con adolescenti protagonisti non solo all’interno di un istituto scolastico, ma anche in altri ambiti come possono essere quello sportivo o del tempo libero. Situazioni acuite negli ultimi anni con lo sconsiderato uso dei social. Episodi che, in alcuni casi, hanno purtroppo conosciuto anche epiloghi tragici. Statistiche alla mano, quando si parla di bullismo e cyberbullisnmo al primo posto c’è l’ambito scolastico. E anche stavolta possiamo parlare di dramma sfiorato a causa di comportamenti tenuti da coetanei. Sono numerose le campagne di sensibilizzazione e prevenzione portate avanti in questo senso da Polizia e Carabinieri. Iniziative importanti, fondamentali, ma che da sole non bastano sicuramente.

Prima di andare a letto, la ragazzina ha ingerito medicinali che per fortuna non si sono rivelati letali. In casa, infatti, c’erano solo quelli: apparentemente innocui se usati nelle dosi consigliate, ma che possono avere effetti anche devastanti se ingeriti in grandi quantità come ha fatto lei. Altra fortuna è che la ragazzina ha subito detto alla mamma ciò che aveva appena fatto. La donna non ha perso tempo ed ha allertato il 118. Sul posto, nel cuore della notte (erano ormai le 3) è giunta l’ambulanza che ha provveduto a trasportarla al Pronto Soccorso dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, dove nel frattempo è stato allertato il reparto di Pediatria. I medici hanno sbito investito del problema il Centro nazionale antiveleni che, in questi casi, consiglia come intervenire e che tipo di antidoti utilizzare. Quindi le sono stati somministrati dei gastroprotettori, soprattutto per proteggere il fegato. A parte un forte mal di stomaco, la ragazzina è sempre rimasta vigile e la situazione sotto controllo. Ovviamente sconvolti i genitori. La tredicenne resta sotto osservazione, ricoverata nel reparto di Pediatria.


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