Probabilmente nessuno tra tanti che stamane hanno partecipato alle Giornate Fai di Primavera visitando lo stadio “Del Duca“, per la prima volta aperto al pubblico nella sua interezza, avrebbe scommesso un euro sulla sonora sconfitta che l’Ascoli ha subito a Lecce (7-0) solo qualche ora dopo. Misteri e situazioni che da sempre, nel bene e nel male, contribuiscono a rendere il calcio lo sport più amato.
La due giorni organizzata come ogni anno dal Fai si è dunque aperta così, con l’attenzione tutta sul tempio del pallone cittadino, negli anni palcoscenico di sfide epiche e campioni come Maradona, Gullit e Baggio. Il “Del Duca”, per l’occasione, è stato bardato come se si fosse nel prepartita, con spogliatoi pronti a ospitare i calciatori. E non solo. Aperto anche il tunnel, la sala stampa, il campo e le panchine. Esposte le maglie storiche della squadra, memorabilia e filmati celebrativi.
Spettacolo, ma di tutt’altro tipo, anche nei palazzi del centro storico aperti in via straordinaria: Palazzo San Filippo, Palazzo Alvitreti, Palazzo Odoardi, Palazzo Malaspina e una dimora privata in piazza Roma, ad esclusivo ingresso degli iscritti al Fai. Nel planning anche la mostra “Tullio Pericoli. Le Forme del paesaggio. 1970-2018””, in corso al Palazzo dei Capitani.
Insomma, un tesoro inestimabile alla portata di tutti, per un weekend, con tanto di guide e ciceroni ad hoc. Domenica 24 marzo si replica, quindi, nelle stesse fasce orarie 10-13 e 15-18. Qui il programma dell’evento che ogni anno il Fondo Ambiente Italiano organizza con passione e lungimiranza.
Lu. Ca.
La fotogallery di Andrea Vagnoni
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