Tornerà a riunirsi, in quest’ultimo scorcio di legislatura, il Consiglio comunale di Ascoli con una seduta aperta e dedicata esclusivamente al Piano sanitario regionale che è stato approvato, al momento, soltanto dalla giunta regionale. Lo annuncia il presidente del Consiglio comunale Marco Fioravanti, che si impegna a formalizzare al più presto la convocazione, dopo la presa di posizione della Consulta comunale per la sanità.
Marco Fioravanti
«Mi pare ineludibile – afferma Fioravanti – che il presidente della Regione Luca Ceriscioli venga a condividere e a ragionare con i rappresentati dei cittadini del Piceno su quanto deliberato prima che il documento di programmazione venga discusso in commissione e poi venga inviato al Consiglio regionale. C’è chi parla del nuovo Piano sanitario come una cornice vuota. Io non esprimo giudizi, vorrei insieme a tutti i consiglieri comunali ascolani conoscere dalla viva voce del presidente Ceriscioli quali sono i contenuti e come la Regione Marche è giunta a formularli sia dal punto di vista economico sia di uguaglianza sociale con altri territori della regione».
«I cittadini di Ascoli – continua Fioravanti – hanno firmato appelli perché venga potenziato l’ospedale Mazzoni e non diventi semplicemente un cronicario. E’ stato ampiamente dibattuto il fatto che non si può ancora una volta penalizzare una città capoluogo. Il Piceno, al di là degli aspetti meramente consultivi della Conferenza dei sindaci dell’Area Vasta 5, è strabico in sanità per colpa della politica che in questi anni non ha saputo adeguare il voto assembleare sulla sanità con le stesse regole di rappresentanza e quindi di voto ponderale che vale per Ciip Spa, che si occupa di un importante servizio come la gestione della risorsa idrica e della depurazione, così come accade per l’Ata Rifiuti. Per la Conferenza dei sindaci dell’Area Vasta 5 il voto di Palmiano (per l’Istat nel 2017 c’erano 188 abitanti) vale quanto quello di Ascoli ove sempre per Istat nel 2017 gli abitanti erano 49.203».
Luca Ceriscioli
Fioravanti dunque torna a puntare, come ha fatto più volte il sindaco Guido Castelli, il dito contro il sistema di voto della Conferenza dei sindaci che, a maggioranza, ha di recente confermato la scelta della Regione di realizzare un nuovo ospedale per acuti in territorio a Pagliare. Si stanno avvicinando le elezioni comunali e si riaccende, sulla sanità, la battaglia politica. «Ad Ascoli come a San Benedetto – conclude l’esponente di Fratelli d’Italia – i cittadini si sono ampiamente espressi e noi riteniamo che il potenziamento del Mazzoni e la realizzazione di un nuovo ospedale nei pressi dello svincolo autostradale dell’A14, quindi sulla costa, sotto la gestione di un’Azienda ospedaliera, sia la soluzione più coerente sul piano della spesa e della responsabilità nei confronti dei cittadini del Piceno».
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