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Candidato sindaco:
“Ascolto e Partecipazione”
verso la corsa solitaria di Nardini
Giovedì decide l’assemblea

ASCOLI - Un primo summit per decidere se andare alle elezioni come lista civica con il cardiologo candidato, oppure non presentarsi. Sembra prendere piede la prima ipotesi, con la disponibilità dello stesso medico. Giuseppe Pizi: «Avanti con Nardini, perché questa città può rinascere. Basta volerlo». Indetto un nuovo confronto per l'ufficializzazione
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di Adriano Cespi

«Avanti con Nardini, perché questa città può rinascere. Basta volerlo». Giuseppe Pizi, sintetizza così il sentire comune emerso dall’assemblea, tenutasi ieri sera, di “Ascolto e Partecipazione”, il comitato cittadino apartitico, nato un paio di mesi fa “per stimolare il confronto e rianimare una città paralizzata, impaurita, dimessa, arretrata su molti fronti, da quello demografico a quello del lavoro, e sempre più chiusa in se stessa”.

Emidio Nardini

Due ore di dibattito, fino alle 23,30, tra analisi della situazione politico-amministrativa, giudizi sulla scelta del Pd di bocciare la loro proposta di candidatura e quella del centrosinistra di convergere su Pietro Frenquellucci sindaco. «Emidio – spiega Pizi – era assente all’assemblea per motivi di lavoro, ma ci ha confermato, al telefono, poco prima dell’inizio della riunione, la sua disponibilità. Ad una condizione: Nessun compromesso o accordo col Pd, nessun ticket col candidato che il centrosinistra si è scelto. Per cui o da soli o niente». E così, sulla scorta di questa indicazione precisa, chiara, insomma, la classica “conditio sine qua non”, Ascolto e Partecipazione ha deciso di riconvocare la sua assemblea per prendere una decisione unitaria.

Giuseppe Pizi

«Giovedi sera ci confronteremo di nuovo – puntualizza Pizi – e sarà presente anche Nardini. E lì decideremo cosa fare. Anche se l’orientamento emerso dall’assemblea è quello di presentarci, comunque, alle elezioni comunali. Da soli, visto che il Pd, prima, e l’intera coalizione di centrosinistra, poi, non hanno accettato la nostra proposta disinteressata di presentare alla città un candidato sul quale gli ascolani, e non solo quelli di centrosinistra, potessero davvero riconoscersi».

Emidio Nardini, cardiologo dell’ospedale Mazzoni in pensione, è, infatti, una di quelle persone che un po’ tutti gli ascolani conoscono. Per il suo lavoro, per la sua capacità professionale, per la sua umanità. «Ribadisco quanto vi ho già detto – conclude Pizi – venerdì pomeriggio, appena avete dato la notizia di Nardini candidato sindaco, mi hanno fermato in molti, non solo persone di centrosinistra, per fare i complimenti al comitato per il nome scelto, e che lo avrebbero votato ad occhi chiusi».

Francesco Saladini

Gente comune, società civile, non la segreteria Pd, che da lì a qualche ora ufficializzava “Pietro Frenquellucci candidato sindaco”, e nemmeno quelle del Psi e di Art.1 che convergevano immediatamente sul nome del giornalista. Disorientando molti elettori di centrosinistra. Eloquente la lettera inviata ai media, e pubblicata ieri da Cronache Picene, dall’avvocato Francesco Saladini, figura storica della sinistra ascolana. Missiva in cui il professionista invitava il Pd “a ripensarci ed a appoggiare la candidatura Nardini, per non perdere, ancora una volta, la possibilità di battere la destra illegalitaria e suprematista di Berlusconi e Salvini”, esternando incredulità e sorpresa sul perché lo stesso partito non avesse invitato Nardini ad un confronto sul programma.


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