Emidio Nardini e Walter Sfratato
di Adriano Cespi
«Ieri pomeriggio ho ricevuto un messaggio whatsapp da Angelo Procaccini in cui invita tutti all’unità del centrosinistra, ma senza fare una proposta. Gli ho risposto che noi siamo disposti ad un incontro purché venga convocato ufficialmente dalla segreteria comunale del Pd. E, a dimostrazione di questa disponibilità all’unità della coalizione, abbiamo congelato, fino a domani, quanto deliberato ieri in assemblea».
Angelo Procaccini, Nello Tizzoni e Emidio Luzi
Walter Sfratato, portavoce del comitato “Ascolto e Partecipazione”, lancia l’ultimo ramoscello d’ulivo al centrosinistra. Affinché venga raccolto dal segretario dem, Procaccini, e condiviso con Emidio Luzi, segretario del Psi, e Nello Tizzoni, coordinatore di Art.1. E’ il tentativo estremo di ricucitura dello schieramento, prima della rottura definitiva. «Ripeto – spiega Sfratato – noi siamo per l’unità del centrosinistra al punto che, viste le difficoltà della coalizione di individuare un candidato, ci siamo fatti portatori della proposta Nardini, peraltro recepita con entusiasmo da tantissimi ascolani. Il comitato, ieri sera, ha deciso all’unanimità la strada da seguire, ma proprio per dimostrare quanto teniamo all’unità del centrosinistra ci siamo dati uno stop di 24 ore, in attesa che il Pd decida cosa fare. Dopodiché ufficializzeremo quanto deliberato dall’assemblea. I tempi sono strettissimi, si vota tra un mese e mezzo e la città vuole conoscere nomi e programmi».
Diplomazie al lavoro. Su due posizioni, però, decisamente contrapposte e che, difficilmente, potranno fondersi. Da una parte, infatti, c’è la visione civica e apartitica di “Ascolto e Partecipazione” che si riconosce nella candidatura del cardiologo Emidio Nardini; dall’altra, invece, un’idea pragmatica e verticistica, quella dei partiti del Centrosinistra, che vede nel giornalista Pietro Frenquelucci la sua giusta espressione. Chi farà il passo indietro decisivo? Chi rinuncerà al suo candidato per accettare quello dell’altro? Tanti gli appelli, giunti in questi giorni da esponenti autorevoli della Sinistra ascolana, come ad esempio quelli degli avvocati Francesco Saladini e Paola Romanucci, a ritrovare l’unità perduta. Che, però, non sembrano aver sortito l’effetto sperato. Almeno per ora. Intanto Godot è lì che aspetta.
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