di Benedetto Marinangeli
«Bisogna essere forti ed avere testa, cuore e gambe per invertire il trend negativo». Questa la cura Beppe Magi per rivitalizzare la Samb. Una squadra che è reduce da una pesante sconfitta, da un ruolino negativo e da una settimana in cui c’è stato anche l’avvicendamento tecnico. Insomma non è un momento felice, ma Magi non si fascia la testa.
Mister Magi prova a guarire la Samb
«Dal punto di vista psicologico -analizza il tecnico rossoblù- i ragazzi sono un po’ giù anche perché nelle ultime tre partite non hanno fatto bene. Conseguentemente hanno perso certezze. Ma la condizione generale della squadra passa proprio dalla gara di domani. La settimana di lavoro che poi, effettivamente sono stati quattro gironi, nascondono un po’ le magagne e solo la partita ti dà la giusta consapevolezza e l’urgenza dove intervenire così come la condizione fisica».
Contro la Virtus Verona Magi non adotterà alcuna variante tattica rispetto al passato. «In questi momenti -spiega- non bisogna creare confusioni tecniche. La Samb ha preso una sua identità con il 3-5-2 e con questo modulo ha fatto cose importanti tra novembre e dicembre, mentre nel girone di ritorno le prestazioni non sono state uguali. E quindi bisogna capire perché prima funzionava e poi c’è stato lo stop. Oltre a questo bisogna riportare i giocatori su livelli importanti per quanto riguarda l’aspetto psicologico. Su quello che c’è oggi, quindi, inserire quel qualcosa in più che ci permetta di raggiungere i playoff. Cose semplici, senza strafare e facendo tesoro del percorso fatto per migliorare».
I ragazzi sono pronti
Al “Riviera” domenica pomeriggio arriva la Virtus Verona (fischio d’inizio ore 16.30), la formazione più in forma del momento. Magi, nella sua analisi la prende larga. «Il calendario della Samb -analizza- sembra facile ma chi ragiona in questo modo sbaglia e di tanto, non capendo di cosa si sta parlando. Qui c’è una zona retrocessione che comprende dieci squadre. Nel periodo in cui sono stato fermo sono andato a vedere diverse partite ed ho visto squadre che lottano per salvarsi ottimamente organizzate, mentre altre che sono nei playoff no e mi sono chiesto come mai occupino questa posizione in classifica. In questo girone, quindi si può vincere o perdere con chiunque e conseguentemente occorrerà sempre corsa, grinta e sudare la maglia fino allo sfinimento dando sempre tutto noi stessi. Ciò che conta domenica non è il risultato finale ma l’ avere dato tutto, E se trasmetteremo all’esterno questo messaggio, verremo apprezzati a prescindere».
I tifosi vogliono esultare
Ed aggiunge. «Ho una fiducia incondizionata in questo gruppo perché -prosegue Magi- se non ce l’avessi non sarei di nuovo a San Benedetto. Sarà una partita difficile nel corso della quale bisognerà consolidare le nostre certezze in mezzo al campo, confrontarsi con coraggio, nascondendo i difetti ed esaltando le nostre qualità. I giocatori più importanti di questa rosa debbano prendersi le loro responsabilità. Posseggono grandi qualità ma debbono metterla al servizio della Samb. Mi aspetto molto dai calciatori più rappresentativi, il tempo è poco e debbono andare a tutto gas. Il mio compito è mettere in campo chi è più utile. Scenderà in campo chi ha più fame e più voglia di dimostrare di meritare la maglia. Con il mio ritorno sono libero da condizionamenti e potrò vedere ciò che è più utile per la Samb, sbagliando il meno possibile».
Sulla formazione che scenderà in campo, Magi non si sbilancia e non fa nomi. E chiude così il suo discorso. «Non cambio tanto per fare qualcosa -sentenzia- anche se ci sono soluzioni tattiche che portano dei vantaggi. Ho delle idee e vorrei metterle in pratica. Non sono un traghettatore da qui alla fine. Ma lo ripeto, l’obiettivo è innanzitutto quello di conquistare i playoff e poi arrivare il più in alto possibile».
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