di Maria Nerina Galiè
La chiesa di San Benedetto Abate di Montemonaco, resa inagibile dal sisma del 2016, riapre sabato 6 aprile. Un altro importante segnale che a poco a poco, nel bellissimo borgo seriamente ferito, si torna alla normalità. Martedì 26 marzo è stato inaugurato anche il nuovo Bancomat della Carifermo, che ha sostituito quello che Banca Intesa ha deciso di smantellare nonostante l’accorato appello del sindaco Onorato Corbelli.
I lavori sulla chiesa
La cerimonia di sabato avrà inizio alle 17 con l’accoglienza del parroco don Dino Straccia. A seguire Paola Di Girolami, direttrice del Museo di arte sacra, riepilogherà brevemente la storia della chiesa e darà conto dei restauri delle opere in essa contenute. Sarà invece Filippo Massimi, l’ingegnere che ha seguito i lavori, a raccontare le fasi della ristrutturazione anche attraverso la proiezione di un filmato. Lavori non semplici, in alcune fasi, come sul campanile, i cui danni si sono rivelati più «gravi del previsto e la qualità muraria più scadente, per cui sono rese necessarie delle cerchiature aggiuntive sul campanile», riferisce Massimi. «Ci sono state poi delle difficoltà di lavorazione sopra le volte -aggiunge- il passaggio di accesso dal campanile era troppo piccolo, abbiamo quindi dovuto fare un buco provvisorio sul tetto per far passare i materiali».
L’interno
Dopo i saluti del sindaco, ci sarà la messa inaugurale officiata dal vescovo Carlo Bresciani.
Dal terremoto in poi, la carenza di chiese a Montemonaco, capoluogo e frazioni, si è fatta sentire più che altrove. «Durante i lavori gli operai hanno faticato non poco per “tenere a bada” le persone che si avvicinavano al cantiere chiedendo quando potessero rientrare», racconta l’ingegnere. San Benedetto è stata “rimpiazzata” dalla chiesa della colonia Casa Gioiosa, a un chilometro dal paese. Un disagio non indifferente per i residenti più anziani. San Biagio, nella frazione Isola San Biagio, è pronta e doveva essere riaperta a dicembre. Ma risulta ancora inagibile per rischio esterno (catalogato con la F nella scheda Aedes) per il pericolo crollo di una casa che gli sta di fronte e che dovrà essere messa in sicurezza. Fuori uso le chiese di San Lorenzo e San Giorgio all’Isola. Lì i danni sono talmente gravi che sarà la Sovrintendenza a doversi occupare del recupero.
Un operaio sul tetto
Il campanile
L’inaugurazione del nuovo sportello Bancomat
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