La foto scattata ieri sera per provare il gioco acqua-luci
di Andrea Ferretti
Flashback di quasi 64 anni in viale De Gasperi. E’ avvenuto oggi. La strada che collega il centro di Ascoli con la zona est della città (prima c’era solo quella), conosciuta anche come “Jolly”, si chiama così perchè il 16 ottobre 1955 venne intitolata all’ex Presidente del Consiglio dei ministri Alcide De Gasperi, scomparso l’anno prima. A tagliare il nastro fu Giovanni Gronchi, terzo Presidente della Repubblica dopo Enrico De Nicola e Giovanni Einaudi. In un giorno storico per Ascoli, a De Gasperi – giunto da Roma per l’inaugurazione dell’acquedotto del Pescara (fiore all’occhiello del sindaco Serafino Orlini, lo stesso che due mesi prima aveva dato il via alla Quintana) – venne intitolata la strada e, con essa, i due giardini disposti ai suoi lati. Il primo, quello in alto, è stata ristrutturato nel 2017 e intitolato a Marisol Piermarini, la bimba di soli 18 mesi ghermita dal terremoto ad Arquata. Al secondo, quello della vecchia fontana, la “benedizione” è toccata oggi in uno degli ultimi tagli del nastro del sindaco Guido Castelli a un mese e mezzo dalla scadenza del mandato.
16 ottobre 1955: il Presidente Gronchi ad Ascoli. Qui mentre visita la Pinacoteca, a sinistra il sindaco Serafino Orlini
Ascoli ritrova così un angolo che, alla pari dell’Annunziata, per anni fu meta di passeggiate e pomeriggi all’aria aperta per bimbi, mamme e nonni. Un angolo che ha poi conosciuto solo abbandono e il degrado causato dal tempo e, soprattutto, dall’uomo. Un luogo che il 22 ottobre 2017 è stato anche inquietante teatro di uno stupro compiuto da due 22enni nigeriani su una ragazzina minorenne. Ora questo non dovrebbe avvenire più, perchè il vecchio nuovo spazio ha una nuova illuminazione, sarà frequentato anche da persone normali e, presto (lo prevede il terzo e ultimo stralcio dei lavori) sarà dotato anche di bagni autopulenti. Su questo c’è anche l’ok della Sovrintendenza, ma i soldi sono stati impiegati per completare il marciapiede fino all’ingresso del park Torricella e dell’edicola-chiosco che, dopo mesi di sofferenza, lascia gli… arresti domniciliari. Chi arriverà ad Ascoli in pullman (la maggior parte sostano lì) non troverà più un marciapiede semi distrutto ed erbacce, ma un bel biglietto da visita di una città che vuole sempre più allontare l’ipotesi del “commissario per il degrado” invocato da anni da diverse associazioni di volontariato. Se poi dovessero avanzare dei soldi, si spera che il successore di Castelli sistemi anche il maxi cartello con indicazioni turistiche posto all’ingresso del parcheggio che vandali e teppisti hanno fatto a gara per distruggere.
Come previsto, l’inaugurazione è stata anche la mattinata perfetta per una passerella politico-elettorale che, in questo caso, è caduta davvero a fagiolo. A contornare il sindaco, peraltro fuori dalla corsa politica del 26 maggio, uno stuolo di assessori e consiglieri comunali indaffarati in queste ore negli arruolamenti delle varie liste civiche. Il presidente del Consiglio conunale, ma soprattutto candidato sindaco Marco Fioravanti, si è presentato insieme al deputato di Fratelli d’Italia il maceratese Francesco Acquaroli. Non poteva allora non esserci, quasi per par condicio, l’onorevole Giorgia Latini della Lega, ex assessore comunale alla cultura. Il sindaco ha ringraziato le maestranze, a cominciare da Maurizio Giacobetti titolare della ditta che ha eseguito i lavori, passando per il progettista (l’ingegnere del Comune Alberto Paradisi), chi ha ideato i dettagli artistici e i giochi d’acqua (l’architetto Francesco Glionna pugliese trapiantato ad Ascoli), i geometri dell’ufficio tecnico comunale Roberto Procaccini e Roberto Lazzarini, la ditta Pagliarini Fontane di Civitanova Marche. Presente anche una classe terza della vicina media D’Azeglio cui oggi è stato regalato un intervallo più lungo del solito.
Oltre alle telecamere e lavori di rinfitura, il rinnovato spazio avrà anche una recinazione per evitare che qualche bambino corra il rischio di scivolare sulla sottostante sponda del Castellano. I giochi d’acqua (e di luci) prevedono getti a intervalli regolati da un timer e un anemometro pronto a bloccarlo in caso di vento eccessivo. Acqua (di riciclo, quindi nessuno spreco) e luci inizieranno a funzionare alla fine della prossima settimana. Un cartello recita “pericolo di caduta e di bagnarsi”. Mamme e nonne sono avvisate, ma non mancheranno docce impreviste.
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