Lo storico edificio dove ha sede la Fondazione Carisap (Foto Vagnoni)
di Franco De Marco
Chi resterà fuori, tra i sette candidati che si sono presentati, dal nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno? L’organo d’indirizzo, al quale tocca il voto, è stato convocato lunedì prossimo 15 aprile.
Sei i posti a disposizione. Gli aspiranti sono, in ordine alfabetico, Nazzareno Cappelli (Ascoli, notaio), Antonio Dionisi (Comunanza, commerciante), Enrico Lattanzi (Ascoli, medico radiologo), Alessandra Marini (Amandola, amministratrice di società consortile), Giovanni Starnoni (Amandola, commercialista), Daniele Tagliabue (San Benedetto, commerciante) e Raniero Viviani (San Benedetto, commercialista). Uno è di troppo.
Il notaio Nazzareno Cappelli
Ma la corsa più importante è forse quella per la carica di vice presidente attualmente detenuta da Viviani che punta alla conferma non foss’altro per continuità. Per l’area territoriale di Ascoli il nome pesante è quello di Nazzareno Cappelli, notaio, ex sindaco del capoluogo piceno, ex presidente dell’Ascoli Calcio, già componente del Cda della Fondazione tra il 2001 e 2006, figura certamente molto autorevole. Che cosa scaturirà dal voto non si può prevedere in maniera attendibile anche perché, nelle ultime votazioni, in particolare quella per il rinnovo del collegio dei revisori dei conti, gli esiti hanno registrato qualche sorpresa. In sostanza anche nell’Organo di indirizzo, e più in generale nell’assemblea dei soci, non manca una certa “liquidità” e non esistono più le cordate di una volta.
Però il nome di Cappelli, per il ruolo di vice presidente, circola in ambienti che “contano” e appare quello più probabile. Anche per garantire al nuovo Cda, secondo una corrente di pensiero, una figura di raccordo tra le diverse “sensibilità” smussando magari qualche frizione di troppo. Sarà dunque il notaio Cappelli il vice del presidente Angelo Davide Galeati? Nuova coppia alla guida della Fonfazione.
Angelo Davide Galeati, presidente della Fondazione Carisap
E se andrà in questo modo il notaio Cappelli potrebbe anche essere, guardando avanti, l’uomo giusto per diventare il successore di Galeati quando, nel 2022, il mandato del presidente attuale scadrà e non potrà essere rinnovato. Ma questa è una partita ancora tutta da giocare. Gli aspiranti alla prestigiosa carica, che “vale”, come si dice, anche più di un sindaco visto il patrimonio della Fondazione e la possibilità di incidere nell’economia del territorio, sono tanti e sicuramente si riaprirà anche un “derby” tra Ascoli e San Benedetto nel senso di rappresentanza territoriale.
Ma torniamo al rinnovo del Consiglio di amministrazione. Premesso, come detto, che le sorprese sono all’ordine del giorno, l’Organo di indirizzo dovrebbe esprimere due consiglieri per Ascoli (Cappelli e Lattanzi), due per San Benedetto (Tagliabue e Viviani) e due per la montagna i cui rappresentanti sono tre: l’uscente Marini, Dionisi e l’altro uscente Starnoni. Uno dei tre, quindi, dovrebbe perdere la poltrona. Ci sono in proposito vari “movimenti”.
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