Lo striscione esposto nel sottopassaggio di Castel di Lama
di Simone Corradetti
Sabato 6 aprile è stato ricordato ovunque in Italia il decimo anniversario dal terremoto dell’Aquila. Numerose le cerimonie e le iniziative di solidarietà e vicinanza ai familiari delle 309 vittime e ai sopravvissuti scampati dalla distruzione e dalla morte di quella drammatica notte. L’Aquila è ancora in fase di ricostruzione, la maggior parte degli edifici privati sono stati ricostruiti, ma c’è tanto da lavorare sul patrimonio pubblico a causa della lentezza della macchina burocratica. Erano le 3,32 del 6 aprile 2009 quando la terra iniziò a tremare e una scossa di magnitudo 6.3 fece crollare molti edifici, tra cui la “Casa dello studente” dove persero la vita otto ragazzi.
Nel Piceno, che ha toccato con mano la tragedia dopo quanto avvenuto nel 2016, l’anniversario è stato ancora più sentito. Si sono organizzati e mobilitati in tanti, compresi i movimenti giovanili come “Lotta Studentesca” che a Castel di Lama ha esposto uno striscione lungo la Statale Salaria, nel sottopassaggio al confine con Villa Sant’Antonio, con scritto “309 angeli 6/4/2009”. E’ stato un modo per stringersi al dolore e dare un segnale positivo alle comunità colpite dal sisma. Gli studenti in questione non sono nuovi a iniziative di questo genere. Avevano ricordato anche i martiri delle foibe nel “Giorno del ricordo” depositando tre rose rosse (come le tre punte dell’Istria) nel cimitero di Offida (foto sotto) dove avevano reso omaggio a Rodolfo Fillich, reduce di guerra, scomparso il 16 settembre 2018.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati