Samb, torna a parlare Roselli:
«Esonero ingiusto, ho ereditato
una squadra in netta difficoltà»

SERIE C - L'ex mister rossoblù: «Dopo dieci partite eravamo ultimi con soli 8 punti, in un girone e poco più abbiamo guadagnato nove posizioni. Spero di tornare presto ad allenare». Stop alle limitazioni negli organici in Lega Pro
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di Benedetto Marinangeli

Torna a parlare Giorgio Roselli dopo l’esonero dalla Samb. E lo fa attraverso le colonne del portale TuttoC.com. «Sono stati sei mesi tosti -afferma- dire intensi è poco. Intanto perché parliamo di una piazza importante che ha fatto calcio di altissimo livello. Poi perché arrivava da un campionato chiuso nelle primissime posizioni. L’annata attuale, invece, è stata un po’ particolare: dopo pochi mesi sono cambiate quasi tutte le persone che gestivano a livello sportivo la squadra e la classifica non era la stessa della stagione precedente».

Roselli quando era alla guida della Samb

Roselli continua così la sua analisi. «Per questo dico che è andato tutto molto bene: ho ereditato una squadra in netta difficoltà, è servito tempo per conoscere bene le persone prima ancora dei giocatori e infatti dopo dieci partite eravamo ultimi con soli otto punti, ma dopo diversi mesi ci siamo ritrovati nettamente più in alto, in un girone e poco più abbiamo guadagnato nove posizioni».
Sull’esonero, che ha fatto da trampolino al ritorno di Magi, Roselli la pensa così: «È stato un diritto del presidente mandarmi via anche se reputo la decisione ingiusta. Voleva qualcosa di più, stavamo attraversando un momento un po’ particolare ma avevamo appena affrontato in serie Pordenone, Vicenza, Feralpisalò e Triestina, di cui tre in trasferta. Guardando il calendario, insomma, era facile prevedere una flessione in quel periodo. Però ormai è andata così -conclude il tecnico umbro- spero solo di tornare il prima possibile ad allenare».

Non più rose limitate in serie C

Intanto si registra una svolta epocale per la serie C. Il direttivo di Lega Pro ha infatti deciso che dalla prossima stagione agonistica 2019-2020 non ci saranno più limitazioni nelle rose, che in questa stagione avevano ad esempio un massimo di 14 over.
Le società saranno libere di tesserare quanti giocatori vorranno, ma i contributi saranno comunque distribuiti in base all’impiego dei giovani. Al massimo potranno essere 6 quelli in prestito o a titolo definitivo da A e B (il minutaggio sarà calcolato solo su 4 di loro a gara), per incentivare così la crescita dei talenti dei propri settori giovanili.


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