In campo sette candidati sindaco,
25 liste e 733 aspiranti consiglieri
Ma non è record

ASCOLI - Chiuse a mezzogiorno del 27 aprile le operazioni per partecipare alle elezioni comunali. Nessuna sorpresa. Con dieci liste, Fioravanti è quello che ne ha il maggior numero, sei per Celani, quattro per Frenquellucci. Le urne rebus: chi al ballottaggio?
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Palazzo Arengo (foto Perozzi)

di Franco De Marco

Un grande esercito in movimento per le elezioni comunali di Ascoli del 26 maggio. Ma non è record. Sette i candidati a sindaco, 25 le liste e 733 gli aspiranti consiglieri comunali. Questa la sintesi allo scadere, oggi alle 12, del tempo per partecipare alla grande corsa per il rinnovo del Consiglio comunale dell’Arengo. Nelle elezioni del 2014 gli aspiranti primi cittadini furono addirittura 8, uno in più, e le liste ugualmente 25. In cinque anni, da allora, il panorama politico è stato rivoluzionato ma i numeri, più o meno, sono rimasti gli stessi. Segno che questa è la “cifra” di Ascoli. Che la partecipazione è sempre alta così come la voglia di rivincite personali. Tra gli 800 candidati c’è di tutto: ci sono giovani alla prima esperienza o quasi, anche preparati, con una laurea in tasca, che vogliono mettersi in gioco, ci sono esponenti della vecchia guardia che non mollano mai, c’è una classe di mezzo, la più numerosa e agguerrita, che punta a conquistare il governo cittadino.

LA GRIGLIA DEL 26 MAGGIO 2019

Piero Celani è sostenuto da 6 liste tutte civiche: Ascoli nel futuro, Ascoli per Ascoli, Celani sindaco, Forza Popolare, Movimento ascolano e Pensiero Popolare Piceno. Totale aspiranti consiglieri 186.

Alberto Di Mattia è sostenuto dalla civica Fuori dal tunnel. Aspiranti consiglieri 26.

Giorgio Ferretti è sostenuto da 2 liste: Casapound Italia e civica Osa. Aspiranti consiglieri 52.

Marco Fioravanti è sostenuto da 10 liste: Fratelli d’Italia, Lega e le civiche Cittadini in Comune, Forza Ascoli, Insieme per Ascoli, Noi di Ascoli, Noi siamo Ascoli, Per Ascoli, Scelta responsabile e Servire Ascoli. Aspiranti consiglieri 311.

Pietro Frenquellucci è sostenuto da 4 liste: Pd, Attivamente, Territorio e sviluppo e Uniti per Ascoli. Aspiranti consiglieri 96.

Emidio Nardini è sostenuto dalla civica Ascolto e partecipazione. Aspiranti consiglieri 32.

Massimo Tamburri è sostenuto dalla lista Movimento Cinque Stelle. Aspiranti consiglieri 30.

Massimo Tamburri, Pietro Frenquellucci, Emidio Nardini, Marco Fioravanti

Nel 2014, i candidati a sindaco furono 8. Ve li ricordate? Guido Castelli che vinse subito col 58,92%, Giancarlo Luciani Castiglia, Massimo Tamburri che il 26 maggio ci riprova, Davide Aliberti che ritenta però come consigliere, Valeriano Camela, Micaela Girardi questa volta candidata consigliere, Pasquale Allevi e Ilaria Mascetti.

Complessivamente si può affermare che l’asse della politica ascolana si è spostato a destra considerano che la “squadra” più numerosa, quella di Fioravanti, è incentrata su Lega e Fratelli d’Italia a cui appartiene il candidato sindaco. Più sono in campo due liste, quelle che appoggiano Ferretti, di destra radicale. Rispetto alla precedente consultazione comunale il centrodestra, o ex centrodestra ascolano, ha perso, fatto clamoroso, il simbolo di Forza Italia. E ad interpretare i valori dei moderati c’è l’ex sindaco Celani con le sue 4 liste civiche. Dunque arco classico di centrodestra diviso.

Piero Celani

Sul fronte centrosinistra ci sono due candidati. Il Pd tenta la carta del rinnovamento, o meglio azzeramento del passato, puntando sul giornalista Frenquellucci e mettendo in campo, oltre che nella quotidiana campagna elettorale, una squadra di giovani pensando anche al futuro. Nardini interpreta una sinistra radicale, difficile da quantificare, che contesta le scelte della vecchia classe dirigente del Pd. E’ stata comunque persa una storica occasione per riunire e pacificare tutte le sensibilità di sinistra.

Tamburri fa affidamento su pragmatismo, onda lunga nazionale dei 5 Stelle e frammentazione degli altri. Vedremo come andrà a finire. Questa tornata comunque si caratterizza anche come quella delle rivincite. La più eclatante è quella di Celani, ex sindaco, consigliere regionale in carica, da sempre Forza Italia, ora rimasto senza simbolo, che non ha mai digerito il comportamento politico e amministrativo del sindaco uscente Guido Castelli, anche lui Fi, il quale sostiene Fioravanti. Nello schieramento Celani ci sono poi le rivincite personali dei vari Valentino Tega, Davide Aliberti e Claudio Travanti ex assessori messi da parte da Castelli. Tra i candidati consiglieri altre rivincite personali con cambi di cavallo anche clamorosi.

Quale sarà il responso delle urne? E’ un rebus. Molto difficile che ci sarà un vincitore al primo turno. Chi al ballottaggio? Il favorito appare di sicuro Fioravanti, mentre per l’altro posto sperano Frenquellucci, Celani e Tamburri.

Giorgio Ferretti

Alberto Di Mattia

 


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