Ciclone hard rock al Breaklive
Arriva il fustigatore Pino Scotto

di Luca Capponi 

Il termine più adatto per definirlo è sicuramente vulcanico. Giuseppe Scotto Di Carlo, noto a tutti come Pino Scotto (nato a Monte di Procida, Napoli, nel 1949), non è infatti solo un performer vecchia maniera, sempre in bilico tra heavy metal e hard rock, ma anche uno che non ha peli sulla lingua. Grazie anche alla diffusione sul web, le sue invettive, che svariano dal mondo della musica fino alla politica, sono divenute un piccolo fenomeno di culto per i toni utilizzati, spesso più che forti e tesi a non risparmiare nessuno.

Ciclone Pino Scotto in arrivo

Ad ogni modo, il suo arrivo nel Piceno, fissato per il prossimo 10 maggio al Breaklive di Ascoli (inizio alle 22), riguarda la pubblicazione dell’ultimo album “Eye for an eye” (il primo tutto in lingua inglese), che ne conferma le attitudini marcatamente rock, tra riffoni e una voce graffiata che è il suo marchio di fabbrica da più di cinquant’anni.
Era la fine degli anni ’70, infatti, quando incise il primo 45 giri con i Pulsar, prima di divenire frontman dei Vanadium, una delle prime heavy rock band italiane, con cui ha realizzato ben otto album. Il suo primo disco da solista, “Il grido disperato di mille bands” è datato 1992. Tra le tante cose fatte in carriera, Scotto ha suonato al prestigioso “Monsters of Rock”, festival inglese in cui ha diviso la scena, fra gli altri, con Black Sabbath, Iron Maiden e Pantera.

Il mitico scatto con Lemmy dei Motorhead

E’ un’istituzione della musica, è stato amico di Lemmy dei Motorhead (dopo la sua morte, avvenuta nel 2015, ha dichiarato di aver smesso con gli eccessi), definisce la trap come distruzione della musica e i Thegiornalisti la cosa più abbietta venuta fuori negli ultimi anni, per decenni ha suonato la sera e scaricato camion la mattina dopo; insomma, di Pino Scotto ce n’è uno.
La data del Breaklive sarà aperta da un interessante gruppo ascolano, i Sidechain, che il prossimo 17 maggio pubblicheranno il loro primo ep.