Ascoli, è Ganz il primo nodo
da sciogliere:
il bianconero più pagato
ha scaldato la panchina

SERIE B - Il bilancio stagionale dell'attaccante é deludente: ventidue presenze, due gol e tre espulsioni. Il suo contratto scade nel 2021 e non sarà facile trovare una soluzione
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Il gol, decisivo per il 3-2 finale, segnato da Ganz nell’ultima giornata di andata al “Del Duca” col Crotone (Foto Edo)

di Bruno Ferretti

Pensando alle prossime operazioni di mercato dell’Ascoli, risulta evidente che un nodo da sciogliere con priorità é quello di Simone Andrea Ganz. L’attaccante ha collezionato 22 presenze con 2 gol: inutile precisare che da lui ci si aspettava molto di più. La realtà dei fatti è che Ganz dopo due buone stagioni a Como (11 gol in C e promozione, 16 gol in B e retrocessione) non ha mantenuto le attese. Fu ingaggiato a parametro zero dalla Juventus con contratto quadriennale, poi ceduto al Verona dove realizzò 4 reti. Dal Verona al Pescara di Zeman (5 presenze, zero gol e tanta panchina). L’Ascoli dil Bellini decise di scommettere su di lui e lo acquistò spendendo un milione e ottocentomila euro, più un contratto fino al 2021 (pare che sia il più pagato con 280.000 euro a stagione).

Una delle tre espulsioni rimediate da Ganz (Foto Edo)

Nel campionato in corso, ormai ai titoli di coda, ha collezionato più espulsioni (3) che gol (2). Il primo, inutile ai fini del risultato, in Foggia-Ascoli 3-2. Il secondo, decisivo, in Ascoli-Crotone 3-2. Il bilancio, insomma, è certamente negativo. Vivarini ha offerto a Ganz (26 anni a settembre) due o tre opportunità di riscatto ma, visti gli esiti, lo ha rimesso in panchina. L’attaccante figlio d’arte non rientra nei piani futuri dell’Ascoli ma il suo contratto scade tra due anni. Provare a rilanciarsi altrove potrebbe essere una soluzione utile a Ganz, ma non sarà semplice trovare una società disposta a spendere tanto per un attaccante che ha segnato solo due gol. Ecco perché quello di Simone Andrea Ganz resta un nodo difficile da sciogliere. Dovrà provarci il ds Tesoro al prossimo mercato confidando nella consapevolezza di Ganz la cui prospettiva, con il confermato Vivarini, sarebbe quella di fare ancora tanta panchina. E questo non conviene a nessuno.


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