L’affondo di Viscione e Matteucci:
«Con Fioravanti anche chi ha diviso il Piceno
Toglieremo i cancelli da Palazzo Arengo»

ASCOLI - La presentazione della lista "Celani sindaco": «Subito il riacquisto dei parcheggi. ll centrodestra è nato con i nostri valori e ci dispiace che in questi anni la componente moderata che è maggioranza in città sia stata messa in disparte dagli ex missini che invece sono minoranza. Siamo la vera coalizione civica e moderata»
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I candidati della lista “Celani sindaco”

 

di Renato Pierantozzi

(fotoservizio Andrea Vagnoni)

«A sostegno di Fioravanti ci sono anche i sostenitori della divisione della Provincia, mentre noi vogliamo riunire il territorio dando più forza ad Ascoli. E poi toglieremo cancelli, telecamere e portoni che oggi impediscono l’accesso a Palazzo Arengo (il riferimento è all’ultimo piano dove c’è l’ufficio del sindaco, ndr)». E’ l’affondo di Francesco Viscione e Simone Matteucci, gli alfieri della lista “Celani sindaco” a sostegno del ritorno a palazzo Arengo dell’attuale vice presidente del Consiglio regionale. Il riferimento è alla presenza, nella batteria di liste a sostegno di Fioravanti, anche di quella “Servire Ascoli” ispirata al movimento “Servire le Marche” che fa capo all’ex sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio. Nella formazione “Celani sindaco” invece ci sono avvocati (come Francesco Ciccolini e Pierluigi Petritola), volti noti della politica ascolana come Dante Teodori, tecnici (come il geologo Andrea Cavucci) e tante donne impegnate nel campo dell’istruzione, del sociale e della sanità (come Roberta Catalano, Tiziana Vagnoni e Sabrina Rogantini). In sala c’è anche l’onorevole Amedeo Ciccanti e lo zoccolo duro dell’Udc ascolana che è di fatto confluito nella nuova formazione. «La priorità -dice Matteucci – è il riacquisto dei parcheggi, poi vogliamo rimettere al centro il cittadino ed infine evitare che i dirigenti comunali siano sotto scacco del politico di turno». «Siamo una lista fatta di professionisti e rappresentanti di tutta la società ascolana -aggiunge Viscione- che non portano i voti a chi vuole diventare assessore come è nel caso delle liste che lo stesso sindaco ha definito “ciniche” e non civiche. Il centro destra ad Ascoli è nato con i nostri valori e mi dispiace che in questi anni la componente moderata che è maggioranza in città sia stata messa in disparte dagli ex missini che invece sono minoranza. Noi siamo la vera coalizione civica e moderata. Sulla sanità chiediamo l’istituzione dell’azienda ospedaliera visto che al momento abbiamo due mezzi ospedali. Daremo anche particolare attenzione alle frazioni che io giro spesso e che in questi dieci anni sono state abbandonate».

I CANDIDATI – «La nostra città non è riuscita ad intercettare i fondi regionali per il dissesto idrogeologico -accusa Cavucci- e servono regole e procedure più snelle per la ricostruzione altrimenti il centro storico rischia di essere bloccato per dieci anni». «Ascoli deve tornare alla ribalta -aggiunge Catalano- anche ospitando fiction e film in grado di dare una visibilità nazionale». «Sicurezza degli edifici scolastici e richiesta di fondi per mettere telecamere negli asili e nelle scuole mappando tutte le strutture», sono queste le priorità di Sabrina Rogantini. «La situazione degli impianti sportivi è disastrosa -dice Petritola in lista per conto dell’associazione Bene Comune rappresentata da Domenico Fanini– con manti erbosi dove si gioca in deroga e strutture che mancano dopo la chiusura dello Squarcia. Per questo mi impegnerò per la realizzazione di un nuovo campo dietro all’ex villaggio del fanciullo». «Serve uno sportello per aiutare minori e donne -dice Vagnoni- che spesso sono vittime di violenze anche psicologiche nei posti di lavoro. Come operatore nel campo sindacale e dei patronati negli anni scorsi ho attivato uno sportello “rosa” dedicato alle donne». «Per la sicurezza urbana -dice l’ex poliziotto della Digos Pasquale Pettine– servono sale operative integrate e vigili di quartiere e di prossimità. Dove c’è disoccupazione c’è più rischio di delinquenza». «Mi candido con Celani -dice Dante Teodori, storico esponente socialista- perchè il candidato sindaco di Ascoli non lo deve scegliere Salvini o la Meloni, ma gli ascolani». In sala c’è anche Anna Maria Rozzi, l’unica candidata ascolana alle elezioni europee nella liste elettorali. «Mi candido con Forza Italia -afferma- e chiedo agli ascolani di votare con il cuore. Mio padre Costantino aveva sempre Ascoli al primo posto ed anche io voglio dare il mio contributo. Con Celani sindaco, io e Tajani in Europa riusciremo a portare qui tanti fondi che oggi non vengono spesi perché nemmeno si conoscono».

CELANI – «Il vero centrodestra è questo -dice il candidato sindaco- è quello nato nel 1995. Oggi sento parlare di liste di responsabili (il riferimento è a quella di Bono e delle Ferretti, ndr) fatte da persone che non hanno mai fatto attività per il partito salvo andare a Roma a cercare candidature con i viaggi della speranza finendo poi in posizioni non eleggibili. Ci aspettano le ultime due settimane di campagna elettorale che sono quelle cruciali e da parte mia ho un entusiasmo che nemmeno nel 1999 avevo addosso».

LA FOTOGALLERY DI ANDREA VAGNONI


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