Massimiliano Di Micco (Per Ascoli):
«Serve un calendario degli eventi,
basta negozi sfitti in centro»

ASCOLI - La sfida dell'ex assessore al commercio che sostiene Fioravanti: «Conosco Marco dai tempi della Manuli, ci si può fidare di lui. Serve un palasport per i grandi eventi e un'azione verso i proprietari che tengono sfitti i negozi»
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Massimiliano Di Micco

Ex assessore al commercio (2009-2014), ex operaio della Manuli, capogruppo uscente della lista “Per Ascoli”, che nel 2014 arrivò terza nel centrodestra con quasi l’8% dei consensi. Massimiliano Di Micco, ascolano di 49 anni, diplomato geometra, lavora come cameriere e sostiene ora lo schieramento guidato da Marco Fioravanti.

Di Micco, perché ha scelto la lista “Per Ascoli” a sostegno del candidato sindaco Marco Fioravanti?

«Appoggio Fioravanti e il centrodestra con i simboli della Lega e di Fratelli d’Italia che sono in questa coalizione. Conosco Marco da vent’anni, da quando lavoravamo insieme alla Manuli. E’ stato sempre un ragazzo bravo e trasparente. Dopo che la sua candidatura è uscita dal tavolo nazionale, insieme alle formazioni di Gianni Silvestri, con cui ho fatto un percorso insieme durato circa un anno, ho deciso di appoggiare Fioravanti. Nella mia lista ci sono commercianti, assicuratori, tante donne, la consigliera uscente Laura Castelletti, ex giocatori come Osvaldo Mancini e giovani ancora in attività come Ciabuschi. Tutti quanti possiamo portare nuove idee e linfa vitale alla nuova Amministrazione».

Qual è la sua “mission” se sarà eletto consigliere comunale?

«Voglio continuare a lavorare sul commercio e sul centro storico. Sono stato il primo a portare gli eventi a piazza Immacolata e a Monticelli dove i commercianti pagano le stesse tasse di quelli del centro. Nel programma della nostra lista c’è anche la proposta di realizzare un nuovo palasport come spazio per eventi e concerti per i giovani. C’è anche il problema degli affitti troppo alti dei negozi: il Comune dovrebbe fare un’azione sui proprietari che spesso sono benestanti che risiedono fuori città. Infine è necessario una puntuale calendarizzazione degli eventi visto che gli ultimi anni non è stata fatta. Penso all’estate, ma anche a quelli legati a ricorrenze come la festa della donna o San Valentino».


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