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Arquata, chiesa dell’Annunziata:
la tela presto tornerà a casa

ARQUATA DEL TRONTO - Sepolta dalle macerie del terremoto, venne recuperata dai militari dell'Arma del Nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona e dai Vigili del fuoco. Restaurata grazie all'Università di Camerino e alla Sovrintendenza, è stata riconsegnata al vescovo Giovanni D'Ercole e al sindaco Aleandro Petrucci
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Erano in molti ad averla data irrimediabilmente distrutta, sepolta dalle macerie del terremoto, ma la tela dell’Annunciazione presto tornerà nella chiesa dell’Annunziata di Arquata del Tronto, dove era conservata nell’altare maggiore prima del sisma. Venne recuperata alla fine del 2016 dai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Ancona e dai Vigili del fuoco nel corso di un’azione diretta dalla Sovrintendenza di Ancona.

Il vescovo D’Ercole

Era completamente ricoperta dalle macerie, e quindi in pessime condizioni. Venne momentaneamente depositata in un luogo messo a disposizione dalla Diocesi di Ascoli. Accadde poi che ad Anzio (Roma) gli operai della “Colgate-Palmolive” vennero a sapere di questa opera “ferita”, e decisero di raccogliere dei fondi da destinare al suo restauro.

L’operazione è stata coordinata dall’Università di Camerino, attraverso la docente Graziella Roselli. Lei e altri colleghi effettuarono una diagnostica sull’opera grazie allo spin off di Camerino A.R.T.&Co. per prepararla al difficile, e per certi aspetti anche proibitivo, restauro. Alla fine il… miracolo si è avverato grazie al lavoro della ditta “ADiP Restauri” (Serena Petrelli, Michele Aureli, Davide Di Silvestro) prima presso la “Italico Onlus” di Corropoli (Teramo) e successivamente nei laboratori di Ascoli dell’ADiP.

Il sindaco Petrucci

Il tutto coordinato dallo storico dell’arte Pierluigi Moriconi della Sovrintendenza di Ancona. Non solo, ma è stato creato uno storytelling dell’opera, mediante un’istallazione multimediale interattiva sulla cornice del dipinto di cui possono ora beneficiarne i visitatori.

Il dipinto è stato restituito al vescovo di Ascoli, Giovanni D’Ercole, il quale ha voluto fosse messo nei suoi appartamenti, aperti per chiunque voglia visitarla. Il vescovo ha anche assicurato che l’opera tornerà ad Arquata appena ci saranno le condizioni per poterlo fare. Alla restituzione erano presenti il sindaco di Arquata, Aleandro Petrucci, e alcuni cittadini che si sono commossi per questa rinascita della loro memoria dalle macerie. La tela prossimamente verrà portata nel Lazio per “ringraziare” operai e dirigenti della “Colgate-Palmolive”.


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