Il torrente Bretta a Brecciarolo
di Andrea Ferretti
La furia del maltempo si è placata, restano i danni e anche diversi disagi nel territorio ascolano che ieri, mercoledì, è stato travolto un nubifragio che non ha risparmiato nulla e nessuno. L’allerta resta alta, ma le previsioni per le prossime fanno ben sperare, quanto,eno rispetto a ciò che è accaduto mercoledì. La criticità maggiore a Brecciarolo, alle porte di Ascolli, dove il torrente Bretta – che più a monte nella zona di Vallesenzana mercoledì pomeriggio aveva richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco dopo l’allarme di un agricoltore che vedeva a rischio la propria abitazione e la stalla dove erano custoditi i suoi animali.
Il punto più critico è senza dubbio rappresentato dal Bretta a valle. Poco prima di tuffarsi nel Tronto, infatti, nella frazione di Brecciarolo la piena mercoledì era arrivata ormai al livello della sede stradale e quindi del piccolo ponticello che si trova vicino alle abitazioni e alla chiesa. In quel tratto, lungo la Salaria, sono anche ceduti gli argini artificiali del torrente. Mercoledì sera, con il placarsi della pioggia, la situazione era tornata sotto controllo. Finite le “bombe d’acqua”, infatti, il livello dell’acqua era sceso di almeno 70 centimetri. Poi è accaduto che il tronco di un alberro, trascinato dalla corrente, si è incastrato sotto al ponticello facendo da diga e creando quindi un nuovo allarme. Sul, posto, questa mattina, sono tornati i Vigili del fuoco per rimuoverlo e provvedere poi a transennare le zone più a rischio, per evitare che qualche curioso possa avvicinarsi.
Sulla provinciale per Venarotta, in zona Faiano, un grosso albero ha ceduto finendo per appoggiarsi su un cavo dell’Enel. Anche in questo caso sono intervenuti i pompieri di Ascoli. Allertati un pò su tutto il territorio gli addetti alla viabilità dei vari Comuni e i colleghi della Provincia per verificare soprattutto il livello dei corsi d’acqua e le strade che sono state invase dall’acqua e dal fango causato dai numerosi smottamenti. Il dissesto idrogeologico nell’Ascolano è un problema annoso. Nell’entroterra sono ancora aperte diverse “ferite” che, con i successivi terremoti, sono poi passate in secondo piano.
(aggiornato alle ore 13,15)
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