Ballottaggio, il presidente dell’Anpi
Perini: «Ci facciamo investire
da un autotreno o un furgone?»

ASCOLI - I tanti dubbi del popolo di sinistra di fronte al ballottaggio di domenica 9 giugno con due candidati di centrodestra. In oltre 6.000 hanno votato per Frenquellucci e Nardini. Non votare, votare, nulla o bianca?
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di Franco De Marco

Ma il popolo ascolano che si richiama, in liea generale alla sinistra, e che domenica prossima non ha un “suo” candidato sindaco non riconoscendosi né su Piero Celani né su Marco Fioravanti, come si comporterà davanti all’urna? Votare o non votare? E se votare, per chi votare? Sommando i voti ottenuti nel primo turno da Pd (2.910), Attivamente (588), Territorio è Sviluppo (358), Uniti per Ascoli (235) e Ascolto & Partecipazione (2.309) si arriva a 6.400. Come si comporterà questa consistente fetta di elettorato, riconducibile alla sinistra, che nel primo turno ha avuto come punto di riferimento Pietro Frenquellucci o Emidio Nardini? Questi voti svaniranno nel nulla o, almeno in parte, premieranno uno dei due contendenti?

Pietro Perini durante uno dei suoi discorsi al Sacrario di Colle San Marco. Al suo fianco il sindaco Guido Castelli

Le ipotesi teoriche sono quattro. 1) Tapparsi il naso e votare uno dei due, quello considerato meno peggio e meno lontano dalle proprie convinzioni politiche. Esercitando così il diritto garantito dall’art. 48 della Costituzione che considera il voto anche un dovere civico. La libertà è partecipazione, come cantava Giorgio Gaber. 2) Votare scheda bianca. Un gesto che può essere interpretato come non volersi riconoscere in nessuno dei due candidati ma dimostrando comunque la volontà di partecipare. 3) Annullare la scheda come segno di non condivisione e voto marcatamente di protesta. 4) Non andare a votare. Il che può significare soprattutto disaffezione totale e indifferenza. Tutte ipotesi che comportano approfonditi ragionamenti e decisioni che dipendono, principalmente, dall’etica personale. Ecco, la scelta finale di questo popolo di sinistra, dipende soprattutto dall’etica personale. C’è anche da ricordare che sia la scheda bianca sia la scheda nulla non hanno alcuna conseguenza sull’attribuzione dei voti ai contendenti ma solo nel conteggio dei votanti.

Questi temi hanno aperto un intenso dibattito all’interno dei partiti e delle liste civiche escluse dal ballottaggio. Molto efficace l’immagine che fornisce Pietro Perini, presidente dell’Anpi provinciale, figlio del comandante partigiano Spartaco Perini, che dice: «Domenica sarà come trovarsi al centro della carreggiata di un’autostrada che abbiamo preso contro senso e un autotreno e un furgone ci stanno venendo addosso. Abbiamo solo una possibilità: scegliere da chi farci investire». Pietro Perini, che dichiara di aver votato, il 26 maggio, per il candidato sindaco Emidio Nardini di “Ascolto & Partecipazione”, fa questa riflessione. «Ci troviamo – afferma – a dover scegliere tra due candidati sindaco di destra. Pensare di votare per uno di loro già mi fa stare male. In questi giorni ho cercato di ragionare con me stesso, di farmi domande e di darmi risposte. Ho cercato di ascoltare, appunto, la mia coscienza e mi sono detto che la cosa più sensata sia quella di partecipare. Non sono il tipo che scende a compromessi e non partecipare mi sa tanto di un compromesso con la propria coscienza, un modo di tirarsi fuori da una lotta che in fondo non ci interessa, ma non è così, ci interessa eccome. In questi giorni, mentre pensavo a questa cosa – dice ancora Pietro Perini – mi è tornata in mente quella mamma che, in occasione dello tsunami che colpì l’Indonesia, avendo in braccio i due figli e non riuscendo a sostenere il peso di entrambi, dovette scegliere di scarificare uno dei due per salvarne almeno uno. Una scelta orribile eppure determinante per la salvezza dell’altro figlio. Anche questa che siamo chiamati a fare è una scelta orribile eppure è l’unica possibilità che abbiamo. C’è rimasta solo una cartuccia da sparare, cerchiamo di non sprecarla. Per un giorno, un solo giorno, scordiamoci di essere “Ascolto e Partecipazione”, Pd, Liberi e Uguali, Art. 1. Per un giorno facciamo in modo di essere tutti e soltanto antifascisti».


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