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«Gli indiani vittime di una vera
e propria imboscata»

COMUNANZA - E' la tesi dell'avvocato difensore Olindo Dionisi dopo la furibonda zuffa della scorsa settimana. Si cercano cinque fuggitivi, mentre in sei finirono al pronto soccorso feriti anche da una spada
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L’avvocato Olindo Dionisi

di Maria Nerina Galiè

La rissa che la notte tra il 24 e 25 maggio scorsi è costata l’arresto in flagranza di reato a 9 cittadini indiani (leggi l’articolo), tutti di 30 anni al massimo, regolari e residenti a Comunanza, pare sia stata una vera e propria imboscata ai danni di 6 dei ragazzi coinvolti. E sembra pure che, tra chi le ha date e chi le ha prese, in tutto fossero in 14. Ma 5 se la sono data a gambe prima dell’arrivo dei Carabinieri. A riferirlo è Olindo Dionisi, avvocato difensore dei 6 che dichiarano di essere stati aggrediti e gli unici finiti al pronto soccorso del “Mazzoni” di Ascoli con lesioni e ferite da taglio determinate dall’uso improprio di coltelli e perfino di una lunga spada. I 6 che hanno avuto la peggio stanno ora collaborando con i Carabinieri della stazione di Comunanza per individuare i fuggiaschi, tutt’ora introvabili. La linea difensiva dell’avvocato Dionisi si basa sulla ricostruzione dei fatti della notte in questione, fornita dai suoi assistiti ma supportata anche da un video girato da alcuni cittadini dai balconi delle loro abitazioni e che si affacciano su via Trieste, teatro della zuffa. «I miei clienti – ha sostenuto Dionisi – non hanno potuto far altro che difendersi poiché sono stati vittima di un agguato, una vera e propria spedizione punitiva condotta dagli altri indiani, di diversa etnia, che abitano a Comunanza ma giunti anche dal maceratese». I 9 uomini, immediatamente dopo l’accaduto, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria che ha disposto per loro gli arresti domiciliari per poi scarcerarli il giorno stesso. Il prossimo 2 luglio dovranno presentarsi davanti al gip di Ascoli per l’udienza di convalida dell’arresto.  

 E’ lo stesso avvocato infine a ricordare che alcuni degli autori della presunta aggressione di fine maggio sono stati al centro di un analogo episodio accaduto sempre a Comunanza nel dicembre 2017. «In quattro – ha detto Dionisi – hanno attaccato con delle spranghe un solo connazionale». Allora finirono in manette in otto, ora liberi in attesa di giudizio. 

Nella maxi rissa spuntano anche i coltelli, i Carabinieri arrestano nove indiani

 


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