Il neo sindaco Marco Fioravanti
ringrazia gli elettori:
«Tutti uniti per il bene di Ascoli»

ASCOLI - Piazza Martiri delle Foibe, a Monticelli, gremita per festeggiare il nuovo sindaco. Video della campagna elettorale, strette di mano e ringraziamenti tra bevande, pasta e panini per tutti i presenti
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Marco Fioravanti sul palco ringrazia tutti gli intervenuti a Monticelli

foto e testo di Andrea Pietrzela

Ascoli ha festeggiato Marco Fioravanti. Si è concluso poco fa a Monticelli, in un clima di festa a Piazza Martiri delle Foibe, l’evento di ringraziamento per il nuovo primo cittadino ascolano.

IN PIAZZA – Mentre la piazza piano piano riempie ogni tavolino con tanti che alla fine devono accontentarsi di restare in piedi, l’attesa aumenta il desiderio dei presenti, in maggioranza over 60. Attorno alle ore 19,30 del neo sindaco neanche l’ombra, con la band che prova in sottofondo sul palco e con gli stand delle bibite e dei panini ancora in allestimento. Ore 19,50: la band sul palco canta la prima di tre canzoni, poi è la volta di un dj che intrattiene dalla console il pubblico in coda per prendere da bere e da mangiare.

SUL PALCO – L’evento, annunciato per le ore 19,00, prende davvero il via alle 20,35, quando al microfono prende la parola il giornalista Valerio Rosa che introduce un video costruito sulle note di “Strada Facendo” che riassume la marcia trionfale di Fioravanti, dal primo giorno fino allo champagne successivo alla vittoria nel ballottaggio. Terminata la clip compare finalmente la figura di Marco Fioravanti, accolto da boati e grida di gioia della folla in festa sulle note di “Eye of the tiger”.

LE PAROLE – «Ciao a tutti, grazie» sono le primissime parole del sindaco. «Questa è una serata che ho voluto organizzare perché è facile fare le cene e le promesse in tempo di campagna elettorale e chiedere il voto, ma io credo che il valore fondamentale del nostro successo sia la gratitudine. Questa serata è dedicata a tutti i volontari, i cittadini liberi, alle famiglie e ai ragazzi disabili che vogliono portare avanti questo progetto. Grazie a voi, perché siete la parte più bella di questa città. Questa sera – prosegue al microfono Fioravanti – non ho preparato discorsi, perché oggi voglio solo che passi un messaggio di emozione e di ringraziamento. Questi settanta giorni sono stati giorni di impegno e costanza da parte di persone che non si sono risparmiate da nessun punto di vista. Grazie a tutti voi siamo riusciti a coinvolgere la maggior parte di Ascoli attorno a questo progetto, non era scontato. Siamo riusciti a toccare il cuore degli ascolani. Ora abbiamo la responsabilità di far diventare concrete le aspettative che abbiamo creato».

TUTTI INSIEME – Per farlo c’è bisogno di remare tutti nella stessa direzione. Il messaggio di Fioravanti è molto chiaro: «Ieri ho impiegato due ore e venti per percorrere il tratto che va da Piazza Arringo a Piazza San Pietro, le persone non abbracciavano Marco ma abbracciavano tutti voi. Non governo io, governa una comunità. Vi voglio tutti protagonisti di una grande sfida. Al di là di chi sarà assessore o consigliere, abbiamo bisogno di tutti voi. La prima cosa da fare è mantenere vivo il calore degli ascolani: io voglio essere il sindaco del popolo e questa settimana ho fatto quello che facevo prima, girare per le piazza, i bar, in mezzo alla strada ed ascoltare le persone ed i loro problemi. Ogni problema di un ascolano è un problema di tutti, chi non ascolta gli ascolani è come se tradisse il progetto. Stasera festeggiamo, da domani tutti al lavoro: ognuno di voi deve essere una sentinella in giro per le frazioni e per i quartieri per tutti i disagi cittadini quotidiani. Noi ci siamo messi insieme rinunciando all’ambizione individuale per l’ambizione più grande, quella di Ascoli Piceno. Questo deve guidarci quotidianamente. Se ciò succederà, non vince Marco ma vinciamo tutti insieme».

SENZA RANCORE – «Da domani non dobbiamo guardare chi ci ha votato o chi no – prosegue il candidato di Lega e Fratelli d’Italia – perché da domani tutti i cittadini devono essere rappresentati da noi. Per alzare l’asticella di Ascoli non bisogna guardare al rancore, Ascoli ha bisogno di positività. Ogni parola spesa in negativo è forza tolta alla crescita di Ascoli e di ognuno di noi. Parlando con i commercianti, gli ho chiesto una cortesia: di venire in ufficio per ogni problema, ma mai parlare male della città davanti ai clienti. Mai parlare male di Ascoli, dobbiamo sempre parlare in positivo della nostra culla e del nostro cuore. Decisi, compatti, uniti, tutti insieme possiamo andare avanti».

OSPEDALE – Tra i ringraziamenti e le richieste di compattezza ai cittadini, trova spazio anche una menzione per i piani futuri concreti, in particolar modo riguardo l’ospedale Mazzoni: «Io sarò l’alfiere di tutti gli ascolani, vi difenderò sempre. È arrivato un sindaco di 36 anni che è sfuggito alle logiche della grande politica: senza fare polemica, ora dico che si sta parlando di nuovo di un ospedale unico. Il nostro impegno sarà quello di mantenere il Mazzoni e rafforzarlo sempre di più. Noi difendiamo la struttura e cercherò di far capire la nostra posizione anche alla Regione».

AMORE – Chiude il discorso del sindaco una dichiarazione d’amore verso la città: «Abbiamo compiuto un miracolo: abbiamo messo insieme 10 liste, 311 candidati, persone che hanno deciso di metterci la faccia. In quel momento di costruzione non era affatto scontato. Tutti coloro, come voi, saranno sempre protagonisti insieme a me. Se tu hai la passione di spenderti per le persone e per i territori, non è la poltrona che ti spinge, ma l’idea, il progetto, il futuro. È davvero emozionante, non soltanto vincere: vincere è bellissimo ed è stato il momento più bello della mia vita, per me è stato come se fossi diventato padre, mi sono sentito carico di nuove responsabilità nei confronti della città che per me è la più bella del mondo. Questo senso di responsabilità lo voglio trasferire a tutti voi. La cosa più emozionante è poter servire Ascoli. Dobbiamo ripartire tutti insieme dalle frazioni, dalla montagna e del turismo. Tutti voi siete me, io sono tutti voi». Che il governo Marco Fioravanti abbia inizio.

Presente anche l’ex sindaco Guido Castelli

 


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