Marco Fioravanti e Giovanni Silvestri (Foto Edo)
di Franco De Marco
Ancora fumata nera per la nuova Giunta comunale. Il sindaco Marco Fioravanti chiede tempo e non lascia trasparire alcun indizio. Ma è evidente che le consultazioni, formali e informali, vanno avanti. La soluzione del rebus ancora non c’è. E se la formula fosse 5+3? Cinque assessori uomini e tre donne (non quattro). Una squadra cioè con un assessore in meno – per dare un segnale di sobrietà all’esterno – rispetto alla Giunta dell’ex sindaco Guido Castelli. Comunque tale formula provocherebbe alcuni scontenti e come partenza del nuovo Consiglio comunale – allo studio insediamento sabato 29 giugno – non sarebbe delle migliori. Impensabile, però, che la decisione ultima del sindaco soddisferà tutti.
Al momento i sicuri al cento per cento appaiono in quattro. Il commercialista della Lega Dario Corradetti, per il bilancio, l’altro rappresentante della Lega Nico Stallone per sport e qualche altra delega “pesante”, primi classificati nella lista del Carroccio, e l’”eterno” Gianni Silvestri, assessore uscente ai lavori pubblici, proveniente da 20 anni non stop di assessore, per il quale si profila la carica di vice sindaco a costo magari della perdita della delega pesante ai lavori pubblici. Sicura, anzi praticamente già investita, la professoressa Donatella Ferretti (Scelta responsabile, iscritta di Forza Italia), assessore uscente ai servizi sociali, per la cultura.
Se le donne saranno tre, e non quattro secondo un’altra ipotesi, oltre a Donatella Ferretti, una quasi sicura è Monica Acciarri (Insieme per Ascoli) presumibilmente destinata ai servizi sociali. E la terza? Qui le cose si complicano. In corsa ci sono certamente la pediatra Maria Luisa Volponi, la più votata di Cittadini in Comune, consigliere uscente, la manager Francesca Pantaloni (Fratelli d’Italia) e la ceramista Monia Vallesi quest’ultima se la Lega riuscirà ad avere tre assessorati.
Tra gli uomini in pole position ci sono il più votato di Fratelli d’Italia, Marco Cardinelli, la cui entrata però metterebbe fuori gioco Francesca Pantaloni anche lei del partito di Giorgia Meloni, l’assessore uscente allo sport Massimiliano Brugni (Forza Ascoli) destinato magari ai Lavori pubblici, e l’avvocato Alessandro Bono, primo degli eletti nella lista “Scelta responsabile”, anche lui iscritto a Forza Italia. Sembrano in ribasso le quotazioni di Massimiliano Di Micco (Per Ascoli) che pure aveva avuto delle assicurazioni prima del voto. Ma per lui ci potrebbe essere un altro incarico significativo. C’è anche da assegnare la poltrona di presidente del Consiglio comunale che, apparentemente, tutti considerano in subordine all’assessorato. E se finisse ad una donna? Possibile. Il sindaco sta ragionando. Non solo sulle caselle politiche ma anche sulle competenze che dovrebbe essere sempre il riferimento principale. La fumata bianca ci sarà nella prossima settimana. C’è anche da dire che su queste nomine pesa anche il possibile scenario delle regionali del 2020 (Gianni Silvestri è pronto a spiccare il volo passando a Fratelli d’Italia) e addirittura delle politiche a seguito dell’interruzione anticipala della legislatura gialloverde. Qui il rebus si complica ulteriormente.
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