Settore giovanile della Samb,
il Consorzio dice “stop”

CALCIO - Il pool di imprenditori era intenzionato a rilevare il vivaio con un progetto che riguardava anche le strutture, a fronte della cessione di una piccola parte delle azioni del club. L'avvocato Ascani: «Fedeli ha rifiutato l’offerta, non intende dare alcuna quota»
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Dopo un giorno di riflessione il consorzio di imprenditori sambenedettesi che era intenzionato a rilevare il settore giovanile della Samb, torna a fare sentire la sua voce. E lo fa attraverso un comunicato stampa che ha come obiettivo numero uno quello di fare chiarezza sulla proposta fatta a Fedeli ed anche per chiudere le polemiche che, come al solito, si sono accese sui social.

Franco Fedeli (Foto Cicchini)

«Il presidente Fedeli più volte ha richiesto la collaborazione della città per un sostegno economico alla Sambenedettese Calcio – scrive in una nota l’avvocato Roberto Ascani – e negli ultimi tempi si è lamentato del costo del settore giovanile ipotizzando il suo abbandono. In seguito a una serie di riunioni si è costituito un gruppo di imprenditori e professionisti che condividono la passione per la Sambenedettese, pronti a costituirsi in società con quote di 5.000 euro ciascuna. Si è deciso di formulare una proposta al fine di evitare al presidente ogni tipo di spesa relativa al settore giovanile».

Poi Ascani entra nel cuore della questione. «Tale proposta prevedeva un contributo annuo di 150.000 euro per almeno tre anni. Tali somme, unitamente ad eventuali sponsorizzazioni ed ai proventi della scuola calcio (che sarebbe rimasta aperta a tutti e senza selezioni, al contrario di quello che qualcuno ha strumentalmente dichiarato) sarebbero state versate su di un conto corrente dedicato intestato alla Sambenedettese, al fine di sostenere tutti i costi, nessuno escluso, del settore giovanile e soprattutto quelli per gli impianti sportivi. L’obiettivo era quello di realizzare e far utilizzare alla Sambenedettese un Centro dove svolgere finalmente tutte le proprie attività (oltre al campo Merlini, che sarebbe stato messo a disposizione da uno dei partecipanti l’iniziativa, si intendeva riqualificare, preferibilmente, il campo Rodi in quanto contiguo o altra struttura)».

Ottavio Palladini

E ancora: «Tutti i calciatori del settore giovanile sarebbero stati di proprietà esclusiva della Sambenedettese. A capo degli istruttori vi sarebbe stato Ottavio Palladini. Sarebbe stato nominato un unico incaricato che avrebbe fatto parte del Consiglio di amministrazione della Samb al solo ed esclusivo fine della gestione del settore giovanile. A fronte di tali investimenti e dell’impegno e della garanzia della gestione tecnica, organizzativa ed economica del settore giovanile e della scuola calcio si chiedeva una piccola quota di minoranza (dal 5 al 9%) della Sambenedettese».

Una proposta estremamente interessante e vantaggiosa per la proprietà del club del Riviera delle Palme che, in numerose conferenze stampa post gara si era sempre lamentato del silenzio delle forze imprenditoriali locali, con attacchi diretti e senza mezzi termini. Il tutto è stato proposto al patron romano nel summit di mercoledì a Pomezia.

«Il presidente Fedeli – conclude l’avvocato Ascani – ha rifiutato l’offerta, facendo presente che non intende cedere alcuna quota della Sambenedettese e che continuerà a gestire il settore giovanile. Pur dispiaciuti per tale risposta abbiamo continuato, in maniera cordiale e costruttiva, il colloquio con il presidente Fedeli ripromettendo un futuro incontro per valutare altre forme di collaborazione. Per quanto riguarda il settore giovanile il discorso finisce qui. Auguriamo al presidente un grande “in bocca al lupo” per la stagione. Forza Samb».


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