“Piccolo Ama Festival”,
due giorni dedicati agli alberi

CASTEL DI LAMA - Sabato 6 e domenica 7 luglio l'edizione 2019 "Ama Festival" della coopertiva sociale Ama Aquilone, dedicata agli alberi intesi come maestri di vita. Patrocinata dal Consiglio regionale delle Marche, l'iniziativa vede la collaborazione de "I luoghi della scrittura" e la galleria "Gliacrobati".
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Francesco Cicchi, Carla Capriotti e Mimmo Minuto

Sabato 6 e domenica 7 luglio in arrivo il “Piccolo Ama Festival”. La rassegna di arti parlate, musicate e rappresentate “Facciamo che ero un albero” promosso dalla cooperativa sociale Ama Aquilone torna a “Casa Ama” questo fine settimana di luglio e si presenta al pubblico nella sua veste più intima.

Quest’anno l’Ama Festival – presentato oggi a Castel di Lama – è dedicato agli alberi intesi come maestri di vita, con le radici ben piantate in terra e i rami e le foglie ben esposti alla luce e al vento, e si apre sabato 6 luglio alle 19,30 con l’evento a invito “Cena a Casa Ama” con i prodotti Ama Terra e la musica di Stefano Camilli. A seguire, alle 21,45, la proiezione di “Entourage”, cortometraggio realizzato da Ama Aquilone, “Club 23 di San Benedetto del Tronto e “Musicahdemia” del Maestro Daniele Falasca, con gli ospiti di “Casa Aquilone”. Quindi, alle 22, l’incontro con lo scrittore Tiziano Fratus che presenta, insieme al giornalista di “Vita non profit” Giuseppe Brangi, il suo ultimo libro: “Giona delle sequoie”.

Domenica 7 luglio, dopo la Santa Messa e il Battesimo celebrati alle 17 da monsignor Vinicio Albanesi, i saluti alle 18 del vicepresidente della regione Marche Anna Casini e del presidente della Fondazione Carisap Angelo Davide Galeati introducono una serata dedicata a momenti legati alla storia della coperativa. In programma, infatti, la cerimonia delle dimissioni degli ospiti della Comunità, preceduta dall’intervento del presidente Francesco Cicchi su un testo inedito scritto, proprio per Ama Festival, da Eugenio Borgna. A seguire, la consegna della “Quercia” di Ama Aquilone” a Mario Giostra. «Un amico prematuramente scomparso – ha commentato Carla Capriotti –  per essere stato un “rivoluzionario che fa irrompere bellezze». Ogni anno, infatti, la “Quercia” di Ama Aquilone, albero che veglia sulla Comunità e che campeggia lungo il viale che conduce a Casa Ama, costituisce un riconoscimento per una persona che si è distinta in ambito culturale, sociale, ambientalista o dei diritti umani.

Il festival prosegue alle 19,30 con l’apertura degli stand gastronomici e poi, alle 21,30, protagonisti saranno i racconti di Stefano Massini. Quest’anno il Festival è realizzato con il patrocinio del Consiglio regionale delle Marche e la collaborazione dell’associazione culturale “I luoghi della scrittura” di Mimmo Minuto e della galleria “Gliacrobati”.


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