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Caldo torrido e mare mosso,
baywatch in azione:
salvate sette persone

SAN BENEDETTO - Un inizio impegnativo per i 72 bagnini del Servizio Nazionale di Salvamento capitanati da Luca Buttafuoco, autori di tre interventi provvidenziali. Coprono il litorale da Porto D’Ascoli a Cupra Marittima dalle 10 alle 18 di tutti i giorni di luglio e agosto:  «Date sempre retta alla bandiera rossa»
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di Maria Nerina Galiè

Caldo torrido e mare mosso, la combinazione perfetta per gli incidenti in mare. Scongiurati, sabato 29 giugno, dai bagnini del Servizio nazionale di Salvamento, sezione di San Benedetto del Tronto, capitanati da Luca Buttafuoco. Nella sola mattina gli interventi sono stati tre uno dei quali, a Grottammare, anche con la Capitaneria di Porto.

Baywatch in azione

Il primo invece è avvenuto alle 11 all’inizio del litorale sambenedettese. Padre e figlio, 50 anni il primo e 15 il secondo, nonostante le pessime condizioni dell’acqua, verso le 9 hanno deciso di fare un giro sul pattino a remi. Due ore dopo, a circa 50 metri dalla costa, il natante si è ribaltato. L’immediato intervento di  Piersimone Bruni e Riccardo Petrelli, baywatch in servizio alle torrette 1 e 2, ha evitato la tragedia e i due  “naufraghi” sono stati riportati a terra per fortuna senza conseguenze.
Alle 11,45 a Porto D’Ascoli, nel tratto di mare prospicente la spiaggia libera vicino alla concessione 114, un milanese di 78 anni che nuotava a una cinquantina di metri dalla riva si è trovato in difficoltà attirando l’attenzione di alcuni bagnanti e di Leonardo Neroni, il quale si è subito tuffato riportando l’uomo sulla terra ferma.

Spiagge gremite in Riviera

A Grottammare sud, all’altezza dello chalet Ragno Verde, c’è stato il terzo episodio che ha visto protagonisti due ragazzi, un cinquantenne ed un bambino, messi in difficoltà anche loro dalla corrente. Mentre Lorenzo Cartone e Lorenzo Ciotti traevano in salvo il bambino, Alessandro Nespeca si occupava dell’uomo. Provvidenziale è stata anche la partecipazione di una motovedetta della Capitaneria di Porto che ha supportato i baywatch, e di Sergio Pompei, titolare di uno stabilimento balneare limitrofo, il quale stava facendo surf proprio in quel tratto di mare. E’ stato quest’ultimo a prendere in consegna il piccolo, vicino alla riva, mentre i bagnini tornavano a largo per aiutare i tre rimasti in acqua. Anche in questo caso tutto si è risolto bene.
Quello a cavallo del 29 giugno è il primo vero weekend di mare per turisti e pendolari che iniziano a svuotare con costanza il capoluogo di provincia e i comuni più interni alla volta della Riviera delle Palme. Ed ha segnato anche l’inizio dell’orario continuato, dalle 10 alle 18 di tutti i giorni per luglio e agosto, del prezioso servizio di sorveglianza dei ragazzi di Buttafuoco. Sono 72 in tutto, in 30 coprono il litorale sambenedettese da Porto D’Ascoli, 22 lavorano su Grottammare e 20 a Cupra Marittima, e sono pronti a scattare alla prima avvisaglia dalle torrette dislocate a 150 metri l’una dall’altra. Anzi, in una giornata come quella di fine giugno, alcuni bagnanti hanno espresso parole di ammirazione verso questi giovanissimi. In pantaloncini e canotta rossi e fischietto in bocca spesso ignorato dai più imprudenti, sono rimasti sempre con i piedi nell’acqua, o in mare con il pattino, senza mai distogliere lo sguardo verso singoli o gruppetti di tutte le età che a nuoto o a bordo di pattini, gommoni o materassini osavano avventurarsi oltre il limite delle acque sicure. Anche alla luce di quanto accaduto oggi, il presidente Luca Buttafuoco ribadisce: «Date sempre retta alla bandiera rossa, se viene apposta è per la vostra sicurezza».

 

 


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