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Regionali 2020, indiscrezioni clamorose:
Bertolaso, Casoli e Castelli
per il centrodestra
L’ex Rettore Longhi per i 5Stelle

ASCOLI - A palazzo dei Capitani questo pomeriggio è andata in onda l’ufficializzazione della nuova giunta Fioravanti. E in contemporanea anche la spaccatura dell’opposizione col Pd che, insieme al gruppo Celani, ha eletto, con 7 voti, Frenquellucci alla vice presidenza del Consiglio comunale. E con Ascolto e Partecipazione e M5S compatti su Nardini che ha riscosso quattro vot
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di Adriano Cespi

In una Sala della Ragione gremita all’inverosimile, tante le persone rimaste, addirittura, fuori, lungo i corridoi e la sala esterna. In un sabato pomeriggio di giugno infuocato dalle temperature torride di questo anticiclone africano, a Palazzo dei Capitani si insedia ufficialmente la nuova giunta Fioravanti. Riproposizione politica, ma in chiave sovranista, della passata Amministrazione Castelli.

Ex sindaco, seduto tra il pubblico e più volte citato e ringraziato dal nuovo primo cittadino. Così, tra facce sorridenti, strette di mano, selfie, e abbracci (particolare quello tra la neo consigliera della Lega, Patrizia Petracci, ed il cugino Enrico Petracci, tornato ad Ascoli dall’Australia, dove vive, appositamente per l’occasione), alle 17.30, il neo sindaco, in un elegante completo blu con fascia tricolore d’ordinanza, inizia il suo intervento. Una sorta di elenco di cose da fare e problemi da risolvere a conclusione del quale sono volati applausi. Lunghi e reiterati. Poi, dopo la nomina dei nove assessori e la loro surroga con altrettanti consiglieri, ecco arrivare la parte più politica della giornata, e probabilmente la più interessante: l’elezione del presidente del Consiglio, scontata con Alessandro Bono il più votato dalla maggioranza, e, soprattutto, quella del vice presidente. Figura politico-istituzionale irrilevante, ma determinante nel creare una vera e propria rottura di rapporti all’interno dell’opposizione targata centrosinistra. Infatti, così come annunciato attraverso un intervento su Cronache Picene da Emidio Nardini, consigliere di Ascolto e Partecipazione, il Pd e il Fronte civico di centrodestra di Piero Celani danno vita ad un patto d’alleanza che si risolve con l’elezione a vice presidente dell’Assemblea del consigliere Dem, Pietro Frenquellucci, peraltro unico consigliere assente (oggi) dei 32 che compongono l’Assemblea. Sette i voti ottenuti da Frenquellucci: due gli sono arrivati dal gruppo Pd (Procaccini e Ameli) e i cinque dal Fronte civico di centrodestra (Celani, Pagliacci, Lattanzi, Viscione e Narcisi); contro i quattro ottenuti da Nardini votato da Canzian (AeP) e dal gruppo M5S (Tamburri e Camela), dal quale, tra l’altro, è partita la sua candidatura. Risultato? Opposizione spaccata in due tronconi: M5S e Ascolto a Partecipazione da una parte, Pd e fronte civico di centrodestra dall’altra.

INDISCREZIONE CLAMOROSA PER LA CORSA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE

Ma tra saluti, pacche sulle spalle, e battute scherzose, emergono anche indiscrezioni politiche davvero clamorose, nel campo del centrodestra e del M5S. E in vista delle elezioni regionali del 2020. Elezioni che vedrebbero da una parte il Pd confermare l’attuale governatore Ceriscioli come candidato di centrosinistra per la presidenza. E dall’altra: centrodestra e M5S, alla ricerca di figure forti e spendibili politicamente. Così da fonti autorevoli del centrodestra emerge una vera e propria rosa di nomi peraltro tutti targati Forza Italia. E sarebbero l’ex sindaco di Ascoli, Guido Castelli (e questa non è certo una novità); ma anche Francesco Casoli, di Seingallia, presidente del Gruppo Elica (sette stabilimenti tra Italia, Polonia, Messico, India e Cina; 3.800 dipendenti e una produzione nei settori delle cappe da cucina, dei piani induzione, della progettazione, produzione e commercializzazione di motori elettrici per cappe e per caldaie da riscaldamento), già presidente di Assindustria della provincia di Ancona e senatore di Forza Italia; e Guido Bertolaso, romano, medico, e dal 2008 al 2010 sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Emergenza rifiuti in Campania nel IV Governo Berlusconi. Non solo, un’ altra indiscrezione clamorosa è quella che riguarda il Movimento 5 Stelle. I pentastellati, infatti, avrebbero individuato una personalità esterna alla politica, proveniente, quindi, dalla società civile ed anche spendibile per l’incarico di governatore visto che il 31 ottobre di quest’anno andrà in pensione. Si tratterebbe, secondo fonti ben informate interne al Movimento, di Sauro Longhi, ingegnere e Rettore dell’Università Politecnica delle Marche.


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