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Difesa dei beni comuni,
parte una raccolta firme
per presentare la legge

ASCOLI - Si è tenuto alla libreria Rinascita un incontro per presentare il progetto di iniziativa popolare. Promotori il comitato Ascolto e Partecipazione, l’Anpi Provinciale e l’Arci Fermano-Piceno
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«I beni comuni sono quei beni che per la loro natura ecologica, culturale o sociale appartengono a tutti, nel senso che nessuno può appropriarsene in quanto singolo individuo o in quanto soggetto sociale o economico». Katya Mastantuono, coordinatrice regionale Marche del Comitato “Rodotà”, ha illustrato, così, nel corso di un incontro tenutosi alla libreria Rinascita di Ascoli, e organizzato dal comitato Ascolto e Partecipazione, dall’Anpi Provinciale di Ascoli e dall’Arci Fermano-Piceno, i contenuti della Legge d’iniziativa popolare “e i vantaggi che ne deriverebbero dall’approvazione in Parlamento”.

«I beni comuni – sottolinea la Mastantuono – sono quei beni che se sfruttati e degradati causano ripercussioni negative su tutti i cittadini. Essi non sono possedibili, come l’acqua, l’aria o gli ecosistemi, o perché rappresentano parti di un patrimonio pubblico comune, come le grandi opere architettoniche e artistiche. L’Italia – continua – presenta uno dei patrimoni naturali ed artistici più ricchi al mondo per diversità e ricchezza. Ma dal 1990 ad oggi, i governi italiani hanno venduto a privati una fetta di patrimonio che ammonta a 900 miliardi di euro. Boschi, colline, interi borghi e palazzi storici, riserve idriche, infrastrutture e collezioni artistiche, sono tutti stati oggetto di acquisizioni private. Disboscare una foresta ed inquinare un fiume non solo priva le generazioni future della possibilità di poterli conoscere ed appassionarcisi, proprio come bruciare una tela fa per l’arte, ma compromette anche la salute pubblica, inquinando le risorse idriche e distruggendo gli ecosistemi dalla quale essa dipende».

Gli organizzatori fanno sapere che è possibile apporre la propria firma a sostegno della legge recandosi negli uffici comunali dell’anagrafe. Nei prossimi giorni saranno organizzati ad Ascoli dei “banchetti” per la raccolta delle firme. Ci si può, inoltre, recare nello studio del notaio Silvia Parlamenti dando la propria disponibilità alla certificazione delle firme.


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