di Giorgio Tabani
Il Sestiere della Piazzarola ha svelato per ultimo, come da tradizione, i nomi delle sue bellezze femminili. Mentre fervono i preparativi per la Quintana in notturna di sabato 13 luglio, nella sede sulle sponde del Castellano, accanto al console Luigi Morganti e al caposestiere Enrico Celani, ci sono Cristina Bernabei, la dama, e Manola Marozzi, che impersonerà Elisabetta Trebbiani.
«Ci ho pensato un po’ prima di accettare, perché si tratta davvero di una bella responsabilità. Sono davvero emozionata, anche perché sarà la mia prima volta in assoluto alla Quintana e con un ruolo di questo rilievo!». Cristina Bernabei, 46enne originaria di Filottrano (Ancona), vive dal 2002 nel quartiere della Piazzarola. Lavora come insegnante di sostegno all’Istituto agrario “Ulpiani” di Ascoli e nel tempo libero si dedica alla lettura, ma anche alla palestra e ama cucinare. Vestirà l’abito rosso, con la stessa acconciatura del 2002, l’anno in cui Luca Venerì vinse il palio di agosto. «Il figlio Tommaso, 7 anni, che fa parte del gruppo dei piccoli sbandieratori, ci ha dato lo spunto per la scelta. Dobbiamo premiare e dare risalto al nostro futuro, che sono i giovani» ha sottolineato Morganti.
«Per me è un grandissimo onore, perché questo ruolo è ambito da tante ragazze, e sono davvero molto emozionata, nonostante non sia per me la prima Quintana» commenta la 21enne Manola Marozzi. Il flamenco, oltre che andare a cavallo, sono fra le passioni della nuova Elisabetta Trebbiani, la poetessa-guerriera a cavallo che nelle Giostre cavalleresche del Medioevo le suonava anche agli uomini. Proveniente da una storica famiglia di Castel Trosino, studia Economia all’Università Politecnica delle Marche di Ancona. «Quando la vidi la prima volta mi dissi “potrebbe essere la Trebbiani: giovane, forte, solida” ha commentato Morganti.
Fabio Picchioni, il cavaliere, ha aggiunto di sentirsi molto carico per le Giostre. «Sono stato accolto davvero molto bene, ho l’appoggio di tutti. Sono stati mesi intensi, anche perché ho firmato il contratto solo a fine gennaio, ma sono tranquillo perché ho fatto del mio meglio».
Venerdì avrà luogo la tradizionale cena propiziatoria, mentre c’è in preparazione una sorpresa. Per la prima volta una vera cena medievale, dedicata a Cecco d’Ascoli. «Si tratterà di una tavolata di fronte alla Cartiera, e alle ricette del ‘400 si alterneranno numeri di spettacolo e intrattenimento di grandissimo interesse» spiega Morganti.
Quasi alla fine del corteo, nel settore degli armati, farà la sua comparsa un nuovo personaggio: il cacciatore, che sarà impersonato questa volta da Francesco Tozzi. «Per la prima volta avremo questa figura, con una muta di sei levrieri maculati di razza egiziana. Si tratta di cani velocissimi che venivano usati per questo nella caccia e compaiono nei dipinti rinascimentali sotto i tavoli dei banchetti, docilmente collocati accanto ai loro padroni» ha concluso Morganti.
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