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Fierezza, bellezza ed applausi
Quintana, in migliaia per il corteo
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ASCOLI - Il lungo serpentone diretto al Campo Squarcia colpisce l'immaginario, tra volti storici e nuove leve. Davanti a tutti il testimonial Massimiliano Ossini. Debutto nelle vesti di Magnifico Messere per il sindaco Fioravanti. Tra i più applauditi il giovane cavaliere Lorenzo Melosso, appena 18enne
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Il passaggio del corteo in piazza del Popolo

di Luca Capponi

(foto Edo)

Per turisti e visitatori è una piacevole scoperta, faccia a faccia con la storia. Per gli ascolani è un momento a metà strada tra rito e identità. Il corteo della Quintana, prodromo della mitica Giostra, resta uno spettacolo a sè. Sempre (apparentemente) uguale, eppure diverso. Volti familiari che sono invecchiati sfilando, nuove leve, sguardi fieri nell’incedere, paggetti, signore a cavallo, dame che catturano con la bellezza e il portamento; un impatto capace di affascinare, con un unico obiettivo: conquistare il Campo Squarcia.

Massimiliano Ossini apre la sfilata

E allora via alla parata, intorno alle 19,40, coi passaggi obbligati in piazza del Popolo e piazza Arringo fino al lungo serpentone di Corso Vittorio Emanuele; colori, suoni e tensione sui volti dei figuranti, applausi da parte del pubblico, presente i massa anche stavolta. Da registrare il debutto nei panni di Magnifico Messere del neo sindaco Marco Fioravanti a guidare le Magistrature, mentre tra i Castelli il tributo, doveroso e per fortuna ancora vivo a tre anni dal sisma, per la rappresentanza di Arquata del Tronto, capitanata dal primo cittadino Aleandro Petrucci.
Tra i più applauditi il testimonial Massimiliano Ossini, presentatore tv legatissimo alla città, ormai una consuetudine in testa al corteo in groppa al suo cavallo; poi, durante il passaggio dei sestieri, soprattutto per Lorenzo Melosso, 18 anni appena compiuti, il più giovane cavaliere del lotto, faccia pulita e coraggio da vendere. Ha destato curiosità, invece, il personaggio a cavallo con tanto di armatura medievale tra le fila del Comune, davvero suggestivo.

Armatura da vero cavaliere

Par condicio e plauso unanime per le dame, le vere regine del corteo: la prima a passare è Claudia Rozzi di Porta Solestà, sorriso smagliante in affascinante rosa, poi Lara Caponi (Porta Tufilla), boquet in mano e abito importante, la biondissima Cristina Bernabei per la Piazzarola (Manola Marozzi, a cavallo, impersona la figura di Elisabetta Trebbiani), la sgargiante Simona Pieroni in rosso (Porta Romana), la dama dalla rosa rossa Donatella Forlini per Sant’Emidio e, a chiudere, colei che forse ha colpito di più dal punto di vista dell’abito, vale a dire la dama di Porta Maggiore Ilaria Izzo, nel vestito di velluto nero con perle e sotto gonna in broccato beige.

Lara Caponi di Porta Tufilla

Cristina Bernabei della Piazzarola

Ilaria Izzo di Porta Maggiore

La Magistrature

Simone Pieroni di Porta Romana

Il sindaco Fioravanti

Donatella Forlini di Sant’Emidio

Claudia Rozzi di Porta Solestà


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