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Il vice commissario regionale Regoli (Fi):
«I Partiti non sono taxi»

ASCOLI - «Castelli aveva iniziato da tempo un percorso diverso da Forza Italia, adesso lo ha ufficializzato. Gli auguro che in questa sua nuova scelta trovi finalmente pace. Adesso il partito va riorganizzato, puntando su gente nuova, che abbia voglia di lavorare e di "costruire"»
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Claudia Regoli e Antonio Tajani

Nello stesso giorno in cui Guido Castelli abbandonava la “nave” azzurra, a Roma alla festa per la rielezione dell’europarlamentare Antonio Tajani c’era anche la vice commissaria regionale di Forza Italia, Claudia Regoli. «La posizione ufficiale di Forza Italia su Castelli e sul suo percorso all’interno del nostro movimento politico -afferma Regoli- l’ha espressa correttamente qualche giorno fa il commissario regionale, Marcello Fiori, e da vice regionale a quella faccio riferimento, senza tornare troppo sull’argomento. Dico solo che Castelli aveva cominciato da tempo un percorso diverso da Forza Italia, adesso l’ha semplicemente ufficializzato. Tuttavia i partiti non sono taxi e gli auguro che in questa sua nuova scelta trovi finalmente pace. Con Tajani l’altra sera c’è stato un piacevole incontro conviviale, molto partecipato, per festeggiare la sua rielezione al Parlamento Europeo.  Non si è parlato di nulla di diverso da ciò». Regoli analizza anche la situazione locale del partito in città e nel Piceno. Qual è il clima attuale? «Io, da sempre berlusconiana e forzista, -afferma- faccio politica attiva soltanto da tre anni e mezzo, ho cominciato nei Club di Marcello Fiori, da coordinatore regionale, e da qualche mese sono diventata vice commissario regionale del partito.  Ho riscontrato non poche difficoltà a muovermi in un territorio dove il nostro movimento politico è stato lacerato da annosi conflitti tra alcuni rappresentanti nelle istituzioni di Forza Italia.  Adesso il partito va riorganizzato, puntando su gente nuova, che abbia voglia di lavorare e di ‘costruire’, lasciandoci alle spalle lo spirito da ‘Guelfi e Ghibellini’ e le lacerazioni interne degli ultimi 10 anni, che non hanno permesso la costituzione di un vero coordinamento comunale e provinciale, ne’ la crescita di una classe dirigente nuova». All’orizzonte iniziano a vedersi anche le Regionali del 2020. Che cosa bolle in pentola? «Ritengo -risponde Regoli- che in politica un anno corrisponda quasi a dieci anni della vita di tutti i giorni, e da qui a fine anno quindi può accadere di tutto. Chi in questa fase si addentra troppo in ragionamenti e pronostici rischia a mio avviso di fare i famosi conti senza l’oste: anche perché a prescindere da tutto, e da tutti, Forza Italia nelle scelte del centro destra sarà determinante».


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