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“Cabaret amoremio!”: poco di nuovo 
nel mondo della risata

GROTTAMMARE - La prima serata del festival dell'umorismo premia il ventriloquo Andrea Fratellini con l'inseparabile "Zio Tore". Maurizio Battista nelle vesti di conduttore dimostra bravura. Il punto sulle performance degli 8 finalisti. Stasera in piazza Kursaal il bis con il premio speciale al Mago Silvan
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di Epifanio Pierantozzi

C’è poco da ridere, e non parliamo di sorridere. Sarà, come ha cercato di giustificare il “servitore di scena” Maurizio Battista, che c’era non poca emozione per l’esordio sul palco – eppure ci sono sembrati tutti belli scafati e non certo digiuni di spot -, ma certo è che di idee nuove se ne sono viste poche sul palco di Cabaret amoremio!, allestito tra il Kursaal e la spiaggia nella prima serata di venerdì 19 luglio. 

Andrea Fratellini e Zio Tore (foto Luigi Ianni)

OSARE  – Da ammirare il coraggio di chi ha osato portare in scena i comportamenti di uomini e donne nel vivere quotidiano, quando gli spettatori hanno avuto modo di ammirare e applaudire il maestro del genere: Battista. 
Proviamo a commentare le esibizioni degli otto finalisti, risalendo la classifica.
8 x 8= IL VINCITORE – A proposito di donne che si lamentano degli uomini… perché poco uomini, ecco Loredana Scalia. Prima o poi si avrà qualche donna-moglie che salirà sul palco per spiegare alle colleghe di sventura come restituire il ruolo e la figura di maschio ai compagni-coniugi accantonati e bistrattati senza pietà? Ecco, qui ci sarebbe veramente da ridere…amaro.
Francamente, anche se è un terreno ampiamente dissodato, ci saremmo aspettati più voti per Fabrizio Di Renzo da Leonessa (a proposito, ci saluti il suo compaesano don Giuseppe Chiaretti, ex vescovo diocesano). Forse un po’ troppo “da pensare” i suoi giochi di cambio di significato delle parole.
Buona l’idea dei “Ricomincio da tre”, ma si ha come avuto la sensazione che i tempi fossero dilatati in attesa di capire se il pubblico…avesse capito la battuta. 

Stefania Bruno (foto Ianni)

Da avanspettacolo il personaggio della colf (una volta sarebbe stata la “serva che serve”) portata in scena da Vittoria Cipriani, con la sua ingenua voglia di salire a livello dei padroni.
Da ammirare Marco Todisco, che ha osato sfidare la quotidiana realtà scolastica cercando di portare in scena uno studente all’interrogazione. Una lotta impari poiché ognuno di noi, persino tra i “secchioni”, ha atroci ricordi di lotte tra l’ignoranza e il sapere, persino suggerito.
E saliamo così sul podio, provvisorio poiché questa sera sabato 20 luglio il pubblico avrà modo di dire la sua e gli otto di cambiare personaggi e copione.
Salvatore Gisonna ha portato sul palco la sua visione moderna di una famiglia. Campo difficile, dove cadere nel banale e risaputo è quanto mai facile. Da dire che è scampato al naufragio, e questo già vale gli applausi.
Francamente, e qui ci è sembrato che l’emozione si sia fatta sentire con tempi affrettati quasi si avesse paura di far cadere l’attenzione degli spettatori, da Raffaello Corti ci saremmo aspettati di più. Stasera lo attende la conferma che la medaglia d’argento è meritata, e che ci potrebbe essere lo scatto finale. 

Tutti sul palco per il gran finale (foto Ianni)

Infine, vincitore di tappa, Andrea Fratellini e Zio Tore o, se volete, “zio Tore” e la sua spalla Andrea Fratellini, che gli ha dato voce. Un numero di ventriloquo buono sia per esecuzione che per non pochi spunti comici. Certo, farebbe piacere se una volta tanto in scena si invertissero i ruoli, ma forse spiazzerebbe il pubblico vedere un ventriloquo surclassare e maltrattare la sua creatura con battute e osservazioni che si accettano da un pupazzo, non da un proprio simile. 
IL BATTESIMO CON BATTISTA  – Detto che Maurizio Battista (a proposito, essere tenuti a battesimo da lui dovrebbe portare buono ai cabarettisti) ha ribadito la sua bravura e il suo essere padrone del palco mettendosi a disposizione degli ospiti – primo fra tutti Salvatore Misticone a cui ha non poche volte concesso la scena -, nonché allestito un quadretto familiare con la terza moglie (“chi è sposato una volta sola lo considero uno scapolo”) e brava presentatrice Alessandra Moretti, da annotare come gli ospiti d’onore hanno fatto onore agli spettatori ribadendo la loro bravura: il prestigiaTTore Andrea Paris e il vincitore del 2018 Claudio Sciara, la prova del nove che “chi va sano va lontano”.
EMOZIONI DURATURE, SULLA SABBIA – Infine la vincitrice, fuori concorso per troppa bravura, della serata: Stefania Bruno. Dietro i suoi disegni di sabbia si capisce che c’è talento e un’artista delle emozioni. 
SILVAN: MAGO E SIGNORE – A proposito: per “nostalgia canaglia” questa sera ci sarà Mago Silvan. Tanti ricordi per chi ha vissuto la tv  in bianco e nero, e per i giovani la scoperta di un mondo di magia fatto di signorilità e ben pochi toni alti. Questi ultimi ai bravi, o eccellenti come Silvan, non servono. 

“Cabaret amoremio!”, il “milanbarese” Fratellini vince e convince


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