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Daniela Bigossi (Pd) sul Ballarin:
«Piunti non sa cosa significa governare»

SAN BENEDETTO - La segretaria del circolo nord del Pd molto dura con il sindaco: «Nonostante ci sia stato un sostanziale allentamento del Patto di Stabilità, non si vede da parte di questa Amministrazione nessuna progettazione al di là della normale manutenzione. Carente, anch'essa, in quasi tutta la città»
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«L’Amministrazione non ha la più pallida idea di cosa fare». Questa è l’accusa di Daniela Bigossi, segretaria del circolo nord del Partito Democratico di San Benedetto. L’area in abbandono da anni del vecchio stadio comunale Ballarin, insieme alle aree limitrofe, costituisce ancor oggi uno dei temi più incandescenti per la città, capace di tenere alta la polemica politica, anche in estate. Nel luglio dello scorso anno era stato il consigliere comunale del Pd Tonino Capriotti a parlare con scetticismo sull’annuncio di un primo stralcio di lavori: «Questa Amministrazione è più brava a chiudere che ad iniziare percorsi. La speranza è che ci sorprendano e ci dicano “vi siete sbagliati”».

Stavolta la Bigossi bastona il sindaco Pasqualino Piunti, che si attribuirebbe anche meriti non suoi: «Forse, non ricorda, nonostante i suoi 24 anni di Consiglio comunale, che quell’area è di proprietà comunale grazie alla prima giunta Gaspari, che l’acquistò dal Demanio marittimo con un investimento di 600.000 euro. Un’operazione che fu permessa dall’allora Finanziaria dell’ultimo Governo Prodi, che generò, anche, il famoso vincolo decennale, bloccando qualsiasi tipo di azione».

Sul futuro dell’intera area manca ancora una risposta concreta e la mancanza di progettualità – secondo la segretaria del circolo nord del Pd – rappresenta la cifra stilistica della giunta Piunti: «Non sa, minimamente, cosa significhi governare: nonostante ci sia stato un sostanziale allentamento del Patto di Stabilità, non si vede da parte di questa Amministrazione nessuna progettazione al di là della normale manutenzione, carente, anch’essa in quasi tutta la città, compresa la zona turistica. Non mancano però, un considerevole numero di mercatini, che se frequenti, possono danneggiare il tessuto commerciale della città. C’è, anche, chi pensa solo ed esclusivamente alle prossime elezioni regionali, come il suo assessore ai Lavori Pubblici».

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