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Con il “Grano nostro”
il pane è più buono
per il palato e l’ambiente

MONTEDINOVE - Se ne parlerà domenica 4 agosto, dalle 17, a Montedinove. Un'iniziativa dell’associazione “Volontari per un’economia sociale ed ecologica” e dell’Amministrazione comunale. Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando, coordinatori in tutto il mondo della coltivazione dei “cerali di Aleppo”, converseranno con il pubblico insieme ai contadini che stanno coltivando nel Piceno quei pregiati miscugli, ai panificatori e pastai che ne usano la farina. Degustazioni a tema, musica e cinema arricchiranno la serata
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di Maria Nerina Galiè

Pane e pasta sono gli alimenti base della nostra alimentazione. Eppure ci preoccupiamo ancora troppo poco di sapere da dove proviene la materia prima e quali sono le sue principali caratteristiche. Non ci poniamo domande come “Quali farine impastano pizzaioli, panificatori e pastai? Sono magari quelle prodotte in laboratorio, con grani coltivati a forza di pesticidi purché diano un’alta resa?”.

Il grano, però, si adatta naturalmente alle campagne picene, dove viene ancora coltivato con metodi tradizionali e nel rispetto della biodiversità. Domenica 4 agosto a Montedinove si parlerà di questo con “Grano Nostro”, la seconda iniziativa dell’associazione “Volontari per un’economia sociale ed ecologica” – dopo quella dedicata al cacao – inserite in un ricco calendario di incontri formativi, laboratori e approfondimenti sul cibo come via per tutelare l’ambiente e la salute, per cambiare  la società, l’economia e i territori.

Quella di domenica prossima sarà una “golosa” occasione per informarsi, incontrare coltivatori di cereali, fornai e pizzaioli, consumatori e studenti, intenzionati a costruire un futuro migliore. Il tutto con il supporto dell’Amministrazione comunale, capitanata dal sindaco Antonio Del Duca, intenta ad abbinarci anche la valorizzazione del territorio e dei prodotti locali.

I lavori inizieranno alle ore 17 con Salvatore Ceccarelli, genetista e ordinario dell’università di Perugia, che incontrerà: contadini responsabili e innovativi, studenti dell’Istituto Fazzini Mercantini di Ripatransone – impegnati a studiare lo stato di salute del fiume Tesino – , oltre a cittadini e  amministratori per illustrare come una nuova agricoltura che punti sul protagonismo della natura e dei contadini sia oggi strategica per combattere i cambiamenti del clima e ridare vita alle economie locali.

Antonio Del Duca

Alle 18 Ceccarelli e la ricercatrice e agronoma Stefania Grando, coordinatori in tutto il mondo della coltivazione dei “cerali di Aleppo” (perché è nata lì la fortunata sperimentazione), converseranno con il pubblico  insieme ai contadini che stanno coltivando nel Piceno quei miscugli di migliaia di varietà, ai panificatori che ne usano la farina e ai pastai che, come Rocca Madre, li trasformano in un prodotto a filiera corta entrato proprio in questi giorni nella classifica del Gambero Rosso delle migliori paste artigianali.

Il mercatino dei prodotti di miscugli di Aleppo evoluti nel Piceno (farina, pane, pasta, crackers, biscotti) permetterà di conoscere la loro storia direttamente dai produttori. A partire dalle 19,30 su raccomandata prenotazione al 371.3213307,  sarà possibile poi degustare una fantasia di bruschette, pizza e insalata di cereali, tutte di miscuglio prodotto da Rocca Madre. La chitarra di Stefano Mazzoni accompagnerà la serata fino alle ore 21,30 quando verrà proiettato in piazza il film di Giuseppe De Santis “Uomini e  Lupi”, con Silvana Mangano, Yves Montand, Pedro Armendariz e il fermano recentemente scomparso Euro Teodori.


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