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Emanuele, Franco, Lorenzo:
storia buona per un film

ASCOLI - Il vincitore della Quintana di domenica aveva solo 4 anni nell’agosto 2005 ed era in tribuna a tifare il papà che fu battuto dal vincitore Capriotti. Era quella la prima Giostra in cui tutti e sei i cavalieri superarono quota 1.700 punti
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La famiglia Melosso davanti al Palio: il fratello Leonardo, Lorenzo, papà Franco e mamma Alessia

di Andrea Ferretti

La Quintana di agosto, in onore del patrono Sant’Emidio, è stata la numero 90, anche se i Palii assegnati sono stati 89 a causa della “notte dello scandalo” che – a prescindere da chi se lo sarebbe portato a casa – nel luglio 2007 si chiuse con una non assegnazione che griderà vendetta per sempre. Una ferita inferta con leggerezza alla rievocazione e mai rimarginata. Forse proprio perché questa era la numero 90, la Smorfia Napoletana l’avrebbe bollata fin alla vigilia come “Quintana della paura”. E infatti il risultato tecnico è stato pauroso.

Il Palio è andato al Sestiere di Porta Romana grazie al 18enne ascolano Lorenzo Melosso che ha sconvolto ogni pronostico chiudendo con 2.020 punti. Giostra spettacolare, ma soprattutto Giostra dei record con tre record assoluti in sequenza e due cavalieri che hanno superato quota 2.000. Sono trascorsi solo 14 anni, ma sembrano anni luce, dalla Quintana di agosto 2005 – vinta anche quella da Porta Romana con Emanuele Capriotti – quando si gridò all’incredibile perché, per la prima volta, tutti e sei i cavalieri chiusero oltre i 1.700 punti. Punteggi con cui oggi si chiuderebbe non al sesto ma al settimo posto. Si andò dai 1.762 di Capriotti ai 1.710 del 23enne Luca Innocenzi (Porta Solestà), passando per i 1.746 di Luca Veneri (Piazzarola), i 1.726 di Fabrizio Foglia (Porta Maggiore), i 1.720 di Lorenzo Paci (Porta Tufilla) e i 1.716 di Franco Melosso, già proprio lui, il padre di Lorenzo.

Quest’ultimo quel giorno aveva solo 4 anni ed era in tribuna con mamma Alessia a tifare papà Franco. Il destino ha voluto che Franco e Emanuele Capriotti, quel 7 agosto avversari in pista, a distanza di tre lustri diventassero i suoi “maestri”. Sono loro che – negli ultimi anni in tandem – lo hanno seguito giorno per giorno fino al trionfo del 4 agosto 2019. Della Quintana, Franco e Emanuele non sono stati meteore, ma due cavalieri che hanno vinto 10 Palii (8 Capriotti tra il 2003 e il 2013 e 2 Melosso nel 1997 e 1998 per Sant’Emidio, dopo essere stato per alcuni anni giovanissimo “secondo” di Massimo Montefiori a Porta Romana) e partecipato a ben 47 Giostre (24 Capriotti, 23 Melosso senior). Numeri che si commentano da soli.

Una bella storia, materiale ad hoc per uno sceneggiatore cinematografico. A quest’ultimo, semmai ce ne sarà uno, forniamo un altro assist. Le generazioni dei Melosso quintanari diventano tre con Paolo, nonno di Lorenzo e papà di Franco, perenne “ombra” nella scuderia di casa, ma anche vecchio tamburino di Porta Romana quando ancora la Quintana si vinceva tranquillamente con tornate da un minuto e tre centri.


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