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Mostra di Lorena Ulpiani
nella sala Cola dell’Amatrice
In esposizione anche opere
della grande Carla Prina

ASCOLI - Ascolana di origine, padovana d'adozione, l'artista è un'autorevole esponente dell'astrattismo geometrico. Ha lasciato il giornalismo per dedicarsi alla pittura. Ascoltare e ascoltarsi attraverso i suoni non udibili del colore e del segno. Realizzerà un ciclo di affreschi per la biblioteca comunale di Ascoli. Aperta fino al 9 settembre
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di Franco De Marco

Astrattismo geometrico e informale per ascoltare e ascoltarsi attraverso i “suoni non udibili” dei colori e delle forme sulla tela. Ecco che cosa si deve aspettare il visitatore difronte ai dipinti di Lorena Ulpiani in esposizione, fino al 9 settembre, nella sala Cola dell’Amatrice (orario 11-13 e 15-19,50). E’ una mostra che vale doppio perché, oltre alle opere di questa sensibile artista ascolana di origine e padovana di adozione, che ha lasciato il giornalismo per abbracciare definitivamente la passione per la pittura, sono esposte alcune tele di Carla Prina, deceduta nel 2008 a Como, esponente di spicco del gruppo degli astrattisti comaschi e moglie dell’altrettanto celebre architetto razionalista Alberto Sartoris. Le opere di questa artista sono sono entrate nella storia della pittura. Lorena Ulpiani ha seguito l’insegnamento di Carla Prina e a lei si è ispirata per affinare la sua espressività. Una vera chicca, dunque, la presenza di queste opere di Carla Prina.

Lorena Ulpiani

Lorena Ulpiani è nata a Montefiore dell’Aso, ha vissuto a Cupra Marittima e si è successivamente trasferita a Padova. Giornalista professionista, ha lavorato come cronista per l’Adnkronos e il Gazzettino per oltre 20 anni. Sempre però con la passione per la pittura ereditata dalla madre pittrice. Figlia d’arte. Nel 2014 ha lasciato il giornalismo per dedicarsi esclusivamente alla pittura. Ha esposto in personali e collettive a Cortina, Londra, New York, Vienna, Parigi, Barcellona, Roma, Montecarlo, eccetera. Anche se padovana di adozione, ha avuto sempre Ascoli e il Piceno nel cuore. Ha già esposto ad Ascoli nel 2016 a Palazzo dei Capitani del Popolo.

«Questa mostra – commenta – girerà per tutta Italia, a Milano, Bologna, eccetera. Proprio per il mio legame con Ascoli ho voluto iniziare da casa mia, Ascoli». Lorena Ulpiani ha proposto all’Amministrazione comunale anche la realizzazione di un ciclo di tre affreschi, su tavola, nella bibloteca comunale. Entro la fine dell’anno il progetto dovrebbe essere pronto ed essere attuato. Nel 2012 Lorena Ulpiani ha aderito alla piattaforma del Metaformismo di Giulia Sillato. Ha studiato l’affresco con il maestro Vico Calabrò e arricchisce l’olio con polveri di marmo e inserti in oro, argento e bronzo. Ha dato vita a 99Quanti, gruppo di ricerca su arte e meccanica quantistica, sposando il pensiero del sociologo Gian Paolo Prandstraller. “Paintings e visions” è una mostra da vedere  per una full immersion, tra i cavalletti con i dipinti,  in un mondo fantastico ma nello stesso tempo razionale.

«Si possono dire fiumi di parole – afferma l’artista – lanciare ponti di pensiero. Ma si può anche scegliere il silenzio. Quell’ascolto al quale siamo così poco abituati. E nelle mie tele ho provato a liberare proprio questo, il mio silenzio. Quel sé che passa da vuoto a suono. Ad armonia. Per tornare al caos, alla distrazione, al desiderio, alla quotidianatità». La mostra è sostenuta dal Lions Club Ascoli Piceno Host, con finalità solidaristiche.

 


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