Padre Mario, il missionario
aggredito e rapinato in Perù,
è stato dimesso e sta bene

ROCCAFLUVIONE - Francesco Leoni sindaco di Roccafluvione: «Ha lasciato l'ospedale ed ha rassicurato il fratello Francesco. E' un combattente e continuerà la sua battaglia al fianco degli indios contro la deforestazione»
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Padre Mario Bartolini

di Bruno Ferretti

«Padre Mario è stato dimesso dall’ospedale di Barranquilla. Nel corso dell’aggressione subita ha riportato alcune escoriazioni e contusioni, ma per fortuna niente di veramente grave. Lo hanno ricoverato soprattutto per fare medicazioni. Lui, nonostante l’età non più verde, ha una fibra forte. E poi è un combattente che non si arrende mai». Riferisce così Francesco Leoni, sindaco di Roccafluvione, il Comune ascolano dove è nato padre Mario Bartolini, il missionario che vive e opera da tanti anni in Perù.

Francesco Leoni, sindaco di Roccafluvione

Padre Mario è schierato, da sempre, al fianco degli indios locali e porta avanti, con coraggio e tenacia, una battaglia ambientale contro la deforestazione della foresta Amazzonica. Una battaglia che contrasta con le attività speculative di gruppi di potere, senza scrupoli, che non hanno interesse a salvaguardare il patrimonio naturale del Perù.

A Valcinante, frazione di Roccafluvione, vive Francesco Bartolini, fratello gemello di padre Mario. I due si sentono spesso al telefono ed è stato proprio Francesco (valente ex meccanico di mezzi agricoli, da alcuni anni in pensione) ad essere rassicurato dal fratello missionario circa le sue condizioni di salute dopo l’aggressione in casa.
Una banda di malavitosi si è introdotta nell’abitazione di padre Mario, a Barranquilla, per derubarlo. E soprattutto per appropriarsi dell’elenco di coloro che sostengono la sua causa ambientalistica. Tutta gente che ora teme ritorsioni mentre proseguono le indagini della Polizia locale.

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