I primi 100 giorni di Fioravanti
Le opposizioni tuonano:
«Di attività amministrativa
se n’è vista ben poca»

ASCOLI - I consiglieri Piero Celani (Forza Popolare), Massimo Tamburri (Movimento Cinque Stelle) e Emidio Nardini (Ascolto e Partecipazione) attaccano il sindaco sulla «pochezza di programmi finora dimostrata». Comprendendo, però, che l’Amministrazione è all’inizio e che il percorso è ancora lungo. Pietro Frenquellucci (Pd) dirà la sua su questo inizio di giunta in una conferenza stampa
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“La città che verrà”, il confronto tra i candidati sindaci prima delle elezioni organizzato da Cronache Picene: da sinistra Alberto Di Mattia, Piero Celani, Emidio Nardini, Massimo Tamburri, Giorgio Ferretti, Marco Fioravanti e Pietro Frenquellucci (Foto Andrea Vagnoni)

di Adriano Cespi

«Sarà perché di mezzo c’è stata l’estate, sarà perché è nuovo come sindaco, ma di attività amministrativa in questi primi 100 giorni se n’è vista ben poca». Le opposizioni: Fronte civico e moderato, Movimento Cinque Stelle, Ascolto e Partecipazione (Frenquellucci, Pd, ha annunciato che sabato 21 settembre esprimerà la sua opinione in una conferenza stampa), non risparmiano critiche al primo cittadino, Marco Fioravanti, pur comprendendo le difficoltà dovute alla sua inesperienza: «Ricoprire l’incarico di presidente del Consiglio non è come fare il sindaco» commenta il consigliere pentastellato Massimo Tamburri; e a quelle legate alla situazione finanziaria del Comune: «Il bilancio lasciato in eredità dalla precedente Amministrazione Castelli non mi sembra possa permettere grandi cose, da qui in futuro» sottolinea il consigliere di Forza Italia, eletto nella lista Forza Popolare, Piero Celani. Il vice presidente del Consiglio regionale ed ex sindaco non aggiunge altro sul Rendiconto 2018. Anche se, come riportato da Cronache Picene a metà luglio, lo stesso si è chiuso con un maxi avanzo di 30 milioni di euro, di cui però solo 879mila euro disponibili per le spese e appena 44mila per gli investimenti, tra crediti inesigibili (17 milioni circa di tasse non pagate dagli ascolani per Ici, Imu, Tari, Tares, Tarsu, Tasi), quote vincolate per contenziosi (2,9), perdite delle società partecipate (600.000 euro), trasferimenti da altri Enti, contrazione mutui (3,7 milioni) e altro. Stigmatizza, invece, il nulla di fatto sui temi importanti il consigliere di “Ascolto e Partecipazione”, Emidio Nardini: «E’ ancora chiusa la scuola media di Monticelli e le altre non sono ancora adeguate agli indici di vulnerabilità sismica, mentre sulla Saba c’è il silenzio assoluto».

Piero Celani (Foto Vagnoni)

CELANI (FORZA POPOLARE): «SINDACO E GIUNTA DEVONO ANCORA ACCENDERE I MOTORI»

«Ritengo – puntualizza Celani – che il sindaco Fioravanti pagherà lo scotto delle tante promesse fatte in campagna elettorale non supportate, però, da un’adeguata analisi finanziaria e, soprattutto, si troverà costretto, tra un po’, a fare i conti con l’eredità, in termini di bilancio comunale, lasciatagli dall’ex sindaco Castelli». Celani, poi, per definire questo inizio attività di Palazzo Arengo si lascia andare ad una battura ironica: «Sindaco e giunta devono ancora accendere i motori». Quindi la chiosa finale: «Certo, c’è tutta la mia comprensione – conclude il consigliere forzista – anche se da gente politicamente navigata come quella che c’è in giunta mi sarei aspettato una partenza più decisa. Questi primi mesi, infatti, non mi sembrano ricchi di programmazione, visto che abbiamo avuto tre Consigli incentrati sull’insediamento degli assessori, il primo, su piccole cose da sbrigare, il secondo, e sulle dimissioni di un consigliere di maggioranza con relativa surroga, il terzo. Una cosa è certa: questa amministrazione dovrà ritarare tutti i progetti messi in cantiere dalla passata amministrazione, dai lavori pubblici allo sport, dalla cultura al sociale. Per questo aspettiamo con ansia, così come prevede la legge, che entro sei mesi dal suo insediamento il sindaco ci porti in Consiglio il programma di mandato; e spero che sia coerente con le tante roboanti promesse fatte in campagna elettorale. Vorrei però concludere con un auspicio: spero per la città e per il quartiere di Monticelli, in particolare, che Fioravanti, sul ponte di collegamento con la zona Lu Battente, che dovrebbe alleggerire di molto il traffico veicolare, non faccia come Castelli, e cioè dieci anni di nulla. Visto che la mia amministrazione, nel 2009, aveva lasciato in eredità ai successori un progetto di massima relativo al “Programma di Quartiere 2”. E c’erano anche 500mila euro disponibili per iniziare».

Massimo Tamburri (Foto Vagnoni)

TAMBURRI (M5S): «FIORAVANTI HA COPIATO MOLTE COSE DAL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE»

Se Celani in alcuni passaggi ha usato l’ironia, il consigliere 5 Stelle, Tamburri, preferisce il sarcasmo: «Forse Fioravanti, una volta eletto, ha spulciato il nostro programma elettorale e si è accorto che era decisamente meglio del suo. Ecco perché, come mi hanno fatto notare alcuni attivisti, alcune cose nostre ce le ritroviamo nell’attività amministrativa, peraltro poca, portata avanti finora dal neo primo cittadino». Tamburri, quindi, carte alla mano, inizia ad elencare quelli che, secondo lui, sarebbero tutti i “copia- incolla”. «Cominciamo con l’assessorato alla Qualità della vita – spiega il pentastellato – lo anticipammo noi quando presentammo, ad inizio campagna elettorale, quello che sarebbe stato il nostro assessore, appunto alla Qualità della Vita, Amedeo Pancotti. Per non parlare poi dell’esperto di marketing che, sulla scorta dell’esempio Matera, avremmo nominato per rilanciare la città. Ebbene, anche in questo caso Fioravanti sembra intenzionato a fare la stessa cosa. E, ancora, i centri di quartiere, che pare dovrebbero nascere tra un po’. Ricordate quando presentammo in conferenza stampa Federica Felicetti come futuro assessore ai Servizi sociali? In quel caso, per far rivivere frazioni e quartieri, illustrammo il programma sulla creazione delle case di quartiere. Infine, il nostro piano normativo per arrivare ad un Comune a burocrazia zero. Ammetto che fa piacere sapere che degli avversari politici prendano a prestito delle tue idee – chiosa scherzosamente il consigliere d’opposizione – ma almeno chiedessero per favore». Tamburri, infine, conclude puntando il dito su quella che ritiene essere «la causa di questa scarsa operatività della nuova Amministrazione comunale»: le pretese politiche delle numerose liste civiche d’appoggio. «Presentarsi con la bellezza di nove, dieci, non ricordo più il numero, liste d’appoggio – stigmatizza l’esponente M5S – se da un lato ti fa vincere le elezioni, così come si è visto, dall’altro, però, ti blocca l’attività amministrativa. Una volta soddisfatti gli appetiti da poltrona, infatti, ecco spuntare quelli da programma. Con ogni lista pronta a pretendere la realizzazione delle proprie promesse elettorali. Risultato? La paralisi amministrativa. Del resto, nove assessori provenienti da aree politiche diverse difficilmente potranno riuscire a trovare la sintesi giusta. Staremo a vedere».

Emidio Nardini (Foto Vagnoni)

NARDINI (A&P): «SCUOLA MONTICELLI CHIUSA E LE ALTRE NON A NORMA SISMICA, SULLA SABA IL SILENZIO E’ ASSOLUTO»

E mentre Tamburri opta per il commento sarcastico, il consigliere Nardini, A&P, preferisce l’attacco frontale: «E’ difficile valutare i primi cento giorni di questa amministrazione. Ad oggi – affonda il colpo – non c’è nessuna novità da ricordare: notti bianche simili a sagre paesane, qualche rimasuglio pre-elettorale di asfaltatura di alcune strade, resta chiusa la scuola media di Monticelli e le altre non sono ancora adeguate agli indici di vulnerabilità sismica. Sulla Saba, poi, c’è il silenzio assoluto. Ma le concediamo l’attenuante estiva. Ciò premesso, abbiamo comunque accolto positivamente la disponibilità del sindaco Fioravanti espressa in Consiglio comunale a coinvolgere le opposizioni nelle scelte importanti per la città: su questo, come ‘Ascolto e Partecipazione’, misureremo presto la coerenza del primo cittadino. Non è invece una novità, segno di un approccio paesano al ruolo di amministratore, la presenza contemporanea e costante di almeno 4-5 assessori ed altrettanti consiglieri comunali di maggioranza ad iniziative (feste, notti bianche, sagre ed altro) che certo non cambieranno il futuro di Ascoli. Viene da chiedersi: – conclude Nardini – ma gli assessori non hanno proprio niente da fare? O anche: esauriranno qui tutta la loro grande progettualità? Vedremo».

 


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