Simone Mariani
di Renato Pierantozzi
C’è grande attesa per la seconda assemblea di Confindustria Centro Adriatico, nata dalla storica fusione delle territoriali di Ascoli e Fermo, in programma domani pomeriggio (1 ottobre) alle ore 17 al PalaRiviera di San Benedetto. C’è attesa per una serie di motivi: in primis ci sarà il presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia, con gli inevitabili riflettori, anche nazionali, puntati addosso. E poi c’è grande attesa per la relazione del presidente locale Simone Mariani che nella conferenza stampa di presentazione (leggi l’articolo) ha svelato due delle quattro richieste “forti” che dal palco lancerà alle istituzioni presenti in sala, a partire dal presidente della Regione Luca Ceriscioli e a quello della Camera di commercio unica delle Marche, Gino Sabatini.
Vincenzo Boccia
Mariani, in particolare, ha chiesto il finanziamento dell’area di crisi per l’area fermano-maceratese («Il calzaturiero è in una crisi drammatica») insieme alla proroga per quella Val Tronto-Val Vibrata («Gli imprenditori sono pronti a presentare nuovi progetti»). Come secondo punto è stata ribadita la richiesta per arrivare al riconoscimento del Piceno come “zona economica speciale” («Abbiamo tutti i requisiti in base allo studio condotto insieme all’Ordine dei Commercialisti») ritenuta un elemento di «svolta per l’attrattività del territorio».
Sul fronte imprenditoriale, l’assemblea è incentrata sul tema “Impresa e brand, vantaggio competitivo e valore per il successo” con le relazioni del professor Massimiliano Bruni della Bocconi di Milano e una tavola rotonda con i manager Oscar di Montigny (Banca Mediolanum), Massimo Potenza (ex ad di Barilla Group), Paolo Bastianello (Sistema Moda) e Luca Calcagnoli (Gran Sasso spa).
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