La Bottega del Terzo Settore fa 2 anni
Dal degrado dell’Ex Olimpia all’Europa

ASCOLI - Ricorrenza speciale per la struttura nata grazie alla Fondazione Carisap. Uno spazio riservato alle associazioni (ad oggi sono 141 quelle iscritte) e non solo, divenuto punto di riferimento del centro città. Nei primi sei mesi dell'anno 240 eventi e 6.000 visite. Ma si guarda al futuro con nuovi progetti e servizi
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Franco Bruni, Angelo Galeati, Roberto Paoletti e Marco Perosa

di Luca Capponi 

Proprio il primo giorno di ottobre di due anni fa iniziava l’avventura della Bottega del Terzo Settore. Al posto del degrado che stava avvolgendo il complesso dell’ex cinema Olimpia di corso Trento e Trieste, in pieno centro storico, vedeva la luce una struttura d’avanguardia dedicata alle associazioni e non solo; uno spazio pulsante per studenti, giovani e privati cittadini che lì trovano momenti di condivisione, lavoro e connessione, certificandone il ruolo di promotore del cambiamento e di incubatore di innovazione sociale. Le associazioni iscritte, che all’inizio erano 11, oggi sono giunte al numero ragguardevole di 141. Nei soli primi sei mesi del 2019, hanno visto la luce 240 eventi e sono passate in loco 6.000 persone.

Numeri che parlano di una sperimentazione riuscitissima ma per nulla ovvia ventiquattro mesi fa. Non solo cifre però. «E’ piacevole rilevare come oggi la Bottega sia divenuto un luogo rigenerato e aperto alla comunità, un posto dinamico dove trovare ambienti confortevoli anche solo per leggere un giornale o collegarsi al web. Non era affatto scontato che l’esperimento avesse successo». Le parole di Angelo Galeati, presidente della Fondazione Carisap (ente che ha voluto e creduto fortemente nel progetto e che ogni anno stanzia 300.000 euro per la causa), rendono bene l’idea di quanto e come la Bts sia divenuta punto di riferimento cittadino.
«Si tratta di un ponte teso verso il mondo del welfare privato, un esperimento appunto, il primo del genere in Italia, capace di lavorare al meglio e con più efficacia per soddisfare i bisogni del territorio» aggiunge Galeati.

Un incontro alla Bottega del Terzo Settore (foto Vagnoni)

A presiedere la Bottega del Terzo Settore c’è Roberto Paoletti, che ne ribadisce mission e prova a tracciarne il futuro immediato. «Questo luogo fisico di condivisione continua a formare e fornire strumenti al mondo delle associazioni, migliorandone l’aspetto professionale -spiega-. Puntiamo su formazione e progettualità, su tirocini inclusivi per le persone diversamente abili e sull’alternanza scuola-lavoro che, nelle nostre intenzioni, nei prossimi mesi potrebbe portare i nostri studenti ad affacciarsi in Europa grazie al progetto “Erasmus +“. Ma la carne al fuoco è tanta, tra servizi offerti, corsi e iniziative. A breve ci sarà la stesura del nuovo piano triennale della Fondazione: auspichiamo che il sostegno prosegua ma confidiamo nella possibilità che la Bottega possa trovare una propria sostenibilità».
Marco Perosa, direttore dell’Area strategia, ricerca e pianificazione della Fondazione Carisap, sottolinea invece «la versatilità della Bottega e la ricaduta ampia che sta avendo versa una molteplicità di soggetti», mentre il membro del direttivo Bts Franco Bruni ne ricorda «il ruolo fondamentale esercitato nei confronti delle associazioni, che trovando una “casa” e facendo rete riescono a meglio gestire le fragilità».

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