Emidio di Treviri, un’assemblea pubblica
sulle criticità ambientali e il ruolo
della comunità nella ricostruzione

“Perchè infierire? Criticità ambientali e ruolo della comunità nel presunto rilancio economico del cratere”. Questo il titolo dell’assemblea pubblica organizzata dal collettivo “Emidio di Treviri” nell’ambito della terza edizione della Scuola sull’emergenza e la ricostruzione. Il cantiere della ricostruzione è, e sarà a lungo, uno dei più grandi cantieri italiani in attività. Circa due miliardi per il rilancio economico delle aree colpite.

«A oltre tre anni di distanza dagli eventi sismici, quali sono le modalità di governance che stanno ri-disegnando il territorio? Quale il ruolo delle comunità? Finora dai territori si solo levate voci critiche sui singoli interventi, che spesso sono entrati in contraddizione con i criteri di sostenibilità ambientale e partecipazione delle comunità».

«Vogliamo incontrarci per capire differenze e somiglianze tra le esperienze e capire insieme se è un problema comune cui rispondere insieme. Perché infierire? Non siamo i soli a chiedercelo, stavolta la domanda ce la porremo con tutti quelli che hanno a cuore la sorte dei territori del cosiddetto cratere: le comunanze, i gruppi ambientalisti, i comitati di cittadini e di terremotati, le associazioni, gli attivisti etc. Ci aiuteranno a chiarire la domanda professori, esperti di politiche europee e giornalisti».

L’appuntamento è per sabato 19 ottobre alle 18,30  presso il Centro Polifunzionale “Agorà” ad Arquata. Si parlerà, tra le altre cose, dell’aquedetto di Forza, della strada per i pantani di Accumuli, del QuakeLab Vettore, delle marcite di Norcia, dell’invaso del Monte Prata, delle politiche sui noccioleti, del Patto per lo Sviluppo, del centro commerciale di Castelluccio.

Emergenza e Ricostruzione, al via le iscrizioni per la scuola di Emidio di Treviri