Le sirene dei Vigili del fuoco
nel ricordo dei colleghi morti
nell’esplosione di Quargnento

ASCOLI - In concomitanza con i funerali dei tre pompieri morti, anche il Comando ascolano oggi ha osservato un minuto di raccoglimento. Una delegazione ha partecipato al rito funebre ad Alessandria. Ieri personale del 118 ha deposto un mazzo di fiori sul Cippo ai Caduti 
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Vigili del fuoco e una rappresentanza del 118 davanti al Cippo ai Caduti nella caserma dei pompieri di Ascoli

di Maria Nerina Galiè

Anche le sirene del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Ascoli hanno accompagnato nell’ultimo viaggio Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonio Candido, morti nell’esplosione di Quargnento. Oggi, 8 novembre, alle 11 in concomitanza con i funerali nel duomo di Alessandria, gli uomini con a capo Luca Verna si sono fermati insieme con colleghi di tutta Italia, per un minuto di raccoglimento scandito solo dal suono, conosciuto come il segnale inconfutabile che questi eroi dei nostri tempi stanno entrando in azione, perché qualcuno ha bisogno di immediato soccorso. E loro non si tirano mai indietro, sprezzanti del pericolo, senza chiedere nulla. Oggi invece era il giorno del silenzio, rotto soltanto da quelle sirene spiegate in segno di partecipazione al lutto, di vicinanza nella tragedia e di rispetto per il coraggio. Un breve momento, ma carico di emozione, per poi tornare subito operativi.

Tranne alcuni di loro perché hanno formato una delegazione, in rappresentanza dei colleghi ascolani, che era tra i 1.500 pompieri presenti al rito funebre di Alessandria. Sono infatti tutti parte di una stessa famiglia, pronta ad attraversare il territorio nazionale se c’è bisogno, come è avvenuto durante il terremoto del 2016. Marco Triches è stato ad Arquata del Tronto e il sindaco Aleandro Petrucci lo ha ricordato. Ma i colleghi sono certi che anche gli altri due erano nelle nostre zone a dare una mano, perché quando si muove una colonna mobile, per dirla nel loro gergo, prima o poi tocca a tutti. Così pure è accaduto nel sisma del 2009 che ha devastato l’Aquila, dove sono andati a turno quasi tutti gli uomini del Comando di Ascoli. E’ normale, dicono, andare dove c’è bisogno.  Dove c’è l’emergenza. Che spesso li fa lavorare gomito a gomito con altri professionisti degni di altrettanto rispetto, quelli della Centrale Operativa del 118.

Ieri, 7 novembre, alcuni rappresentanti del 118, che risponde alle chiamate di Ascoli e Fermo, a bordo di un ambulanza si sono recati nella caserma dei Vigili del fuoco di Castagneti dove hanno deposto un mazzo di fiori sul Cippo ai Caduti. Pompieri e sanitari si sono stretti nel dolore, ma accomunati dalla consapevolezza che il loro mestiere è salvare vite, anche a costo della propria.

I fiori deposti dal 118 al Cippo ai Caduti nella caserma dei Vigili del fuoco


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