La corte di appello di Ancona
Il 14 aprile del 2018 era stato assolto (leggi l’articolo) “perchè il fatto non sussiste” dal collegio penale del tribunale di Ascoli. Oggi, invece, è stato condannato a sette anni di reclusione dai giudici della Corte di Appello di Ancona con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della nipote a quei tempi tredicenne. E’ questa la pena inflitta ad un ascolano che si è visto ribaltare così l’assoluzione ricevuta in primo grado. Nel corso dell’udienza odierna sono state riascoltate sia la vittima e sia la madre assistite dall’avvocato Silvia Morganti. L’uomo, in particolare, era accusato di aver toccato la minore e di averle fatto vedere dei filmini pornografici sul cellulare.
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